Istituto Finanziario Industriale – IFI

Costituzione: 1927

Nazione: Italia

Codice ISMIN: 38735

Documento originale emesso a Torino l'11 Novembre 1982 con Firma di G. Agnelli da 1 azione privilegiata da lire 1.000. Titolo intestato alla Altro

ISMIN Immagine Provincia Emissione Taglio Rarità Valore
A-38735Istituto Finanziario Industriale – IFI-1Torino19821 azione da lire 1.000 (Firma G. Agnelli)R3 (501-1000 pezzi)S3 (da 51 a 100 €)

Documento originale emesso a Torino l’11 Novembre 1982 con Firma di G. Agnelli da 1 azione privilegiata da lire 1.000. Titolo intestato alla Lazard Frères & Cie, comunemente nota come Lazard, è una banca d’investimento internazionale con sede a Parigi. Fondata nel 1848 dai tre fratelli Lazard, Alexandre, Lazare e Simon, Lazard ha svolto un ruolo di rilievo nel mondo finanziario globale per oltre 150 anni.

IFI, acronimo di Istituto Finanziario Industriale, è stato un importante ente finanziario italiano con sede a Torino. La sua storia è strettamente legata all’industrializzazione e allo sviluppo economico dell’Italia nel secondo dopoguerra.

IFI fu fondato nel 1931 da Giovanni Agnelli, imprenditore e fondatore della Fiat, con l’obiettivo di fornire finanziamenti e supporto alle imprese industriali italiane. Inizialmente, IFI era una società di investimenti che si occupava principalmente di partecipazioni azionarie in diverse industrie.

Negli anni successivi, IFI ampliò il proprio raggio d’azione e iniziò a svolgere un ruolo chiave nel settore industriale italiano. Acquisì una serie di partecipazioni significative in diverse aziende, tra cui la Montedison, società chimica italiana, e la Olivetti, produttrice di macchine per ufficio.

IFI svolse un ruolo strategico nel processo di industrializzazione e modernizzazione dell’Italia. Attraverso le sue partecipazioni azionarie e il suo sostegno finanziario, contribuì alla crescita e allo sviluppo di diverse industrie chiave nel paese, tra cui l’industria automobilistica, chimica e delle telecomunicazioni.

Negli anni ’60 e ’70, IFI fu coinvolto in importanti operazioni di fusione e acquisizione. Nel 1966, IFI e la Finmeccanica, un’altra importante società italiana nel settore industriale, si fusero per formare la STET (Società Finanziaria Telefonica). La STET divenne un punto di riferimento per il settore delle telecomunicazioni in Italia.

Nel corso degli anni, IFI continuò a espandersi e diversificare le sue attività. Acquisì partecipazioni in diverse società internazionali, contribuendo alla creazione di un solido portafoglio di investimenti internazionali. Inoltre, IFI si impegnò anche nel settore dell’energia, diventando azionista di controllo della Società Finanziaria Energia elettrica (Sofinter).

Negli anni ’90, IFI subì una serie di cambiamenti e ristrutturazioni. Nel 1999, la holding IFI fu sciolta e la maggior parte delle sue partecipazioni fu trasferita a una nuova società, Exor. Exor è diventata la principale holding del gruppo Agnelli, con interessi in diversi settori industriali, finanziari e di servizi.

Oggi, Exor rappresenta uno dei principali conglomerati finanziari e industriali italiani ed è attiva in diversi settori, tra cui l’automotive, i media, l’energia e la finanza. Nonostante la chiusura di IFI come entità distinta, il suo ruolo nella storia economica italiana è stato significativo, contribuendo alla crescita e allo sviluppo di molte aziende e settori chiave nel paese.