Banca Ferrandinese

Costituzione: 27 giugno 1887

Pagina libro: 1009

Codice ISMIN: 3075

SOCIETA ANONIMA COOPERATIVA CON CAPITALE ILLIMITATO COSTITUITA CON ATTO DEL NOTAIO TOMMASO MORANO DEL 27 GIUGNO 1887

Ferrandina (Frannìn in dialetto locale) è un comune italiano di 9.062 abitanti della provincia di Matera in Basilicata. Per il numero dei suoi abitanti è il sesto comune più popoloso della provincia e il tredicesimo di tutta la Basilicata.
Le radici di Ferrandina affondano nella Magna Grecia, attorno al 1000 a.C. Il suo nome era Troilia, mentre la sua acropoli-fortezza si chiamava Obelanon (Uggiano). Troilia fu costruita per ricordare e onorare la città distrutta dell'Asia Minore, Troia. Durante l'epoca romana Troilia e Obelanon furono centri importanti di cultura ellenica e sempre più lustro acquistarono in epoca bizantina. Con l... Altro

ISMIN Immagine Stampatore Provincia Emissione Taglio Rarità Valore
A-3075Banca Ferrandinese-1Lit. Pomarici – PotenzaMatera1913VariabileR3 (501-1000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)
B-3075Banca Ferrandinese-2Stab. Tip. “FULGUR” - Pontolillo e Cappiello – PotenzaMatera1916VariabileR2 (1001-5000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)
C-3075--Matera1934Azione nominativa da Lire 50R2 (1001-5000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)
D-3075Banca Ferrandinese-4Tip. Editrice Conti – MateraMatera1936VariabileR3 (501-1000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)
E-3075--Matera1947Azione nominativa cumulativa da Lire 50R2 (1001-5000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)

SOCIETA ANONIMA COOPERATIVA CON CAPITALE ILLIMITATO COSTITUITA CON ATTO DEL NOTAIO TOMMASO MORANO DEL 27 GIUGNO 1887

Ferrandina (Frannìn in dialetto locale) è un comune italiano di 9.062 abitanti della provincia di Matera in Basilicata. Per il numero dei suoi abitanti è il sesto comune più popoloso della provincia e il tredicesimo di tutta la Basilicata.
Le radici di Ferrandina affondano nella Magna Grecia, attorno al 1000 a.C. Il suo nome era Troilia, mentre la sua acropoli-fortezza si chiamava Obelanon (Uggiano). Troilia fu costruita per ricordare e onorare la città distrutta dell’Asia Minore, Troia. Durante l’epoca romana Troilia e Obelanon furono centri importanti di cultura ellenica e sempre più lustro acquistarono in epoca bizantina. Con la caduta del dominio greco, Longobardi e Normanni si impossessarono della città.
Il nome Ferrandina si deve a Federico d’Aragona che nel 1494 la battezzò così in onore di suo padre, re Ferrante (o Ferrantino). Nel 1507 Ferdinando il Cattolico le attribuì il titolo di “civitas”.
Un tempo era nota per la produzione di tessuti in lana, tra cui la ferlandina o felandina, molto apprezzata e richiesta nel Regno di Napoli e dai domenicani, che proprio a Ferrandina si insediarono e crearono un centro agricolo e urbano molto organizzato tanto da erigere, nel 1546, la cupola del Monastero di San Domenico come simbolo di potere.
Ferrandina prese parte ai moti del 1820-21 e del 1860. Qui nel marzo del 1862 Carmine Crocco, a capo dei briganti, affrontò e distrusse una compagnia del 30º Rgt. Ftr. dell’esercito piemontese.
Nel 1921 Ferrandina fu teatro di violenze squadriste: il sindaco e consigliere provinciale socialista Nicola Montefinese venne ucciso.
Nel settembre del 1943 Ferrandina insorse contro i gerarchi fascisti. Lo spirito di ribellione non si attenuò sino al 2 agosto del 1945, quando i contadini diedero vita ad una sommossa per chiedere l’allontanamento dei latifondisti fascisti e l’assegnazione delle terre incolte. Nel corso dei tumulti venne assassinato Vincenzo Caputi, ritenuto il mandante dell’uccisione di Montefinese. Per timore che la protesta dilagasse, il paese restò isolato, con le linee elettriche e telefoniche tagliate. L’ordine fu ristabilito con l’invio, da parte del governo provvisorio di unità antifascista, di 100 carabinieri da Napoli, 250 alpini della divisione Garibaldi e l’arrivo a Ferrandina, il 4 agosto, del ministro Scelba.
Nel novembre 2003 la comunità ferrandinese, organizzando presidi e blocchi stradali, ha partecipato attivamente alla protesta contro la decisione del governo Berlusconi di costruire il deposito unico di scorie nucleari a Scanzano Jonico.