Credito Agrario Bresciano
Costituzione: 23 maggio 1883
Codice ISMIN: 6757
La Banca credito agrario bresciano fu fondata nel 1883 su iniziativa del possidente Francesco Berardi e del ragionier Alessandro Mantice, come banca rivolta ai possidenti agrari di simpatie liberali, mentre la Banca San Paolo di Brescia era di matrice cattolica.
Nel 1991 il CAB, come ormai era chiamato, acquisì la Banca Carnica e la Banca Zanone.
Nel 1993 rilevò la GAIC SIMAltro
La Banca credito agrario bresciano fu fondata nel 1883 su iniziativa del possidente Francesco Berardi e del ragionier Alessandro Mantice, come banca rivolta ai possidenti agrari di simpatie liberali, mentre la Banca San Paolo di Brescia era di matrice cattolica.
Nel 1991 il CAB, come ormai era chiamato, acquisì la Banca Carnica e la Banca Zanone.
Nel 1993 rilevò la GAIC SIM.
Infine, nel 1998, la Banca si fuse con la Banca San Paolo di Brescia dando vita alla Banca Lombarda. L’anno successivo gli sportelli della Banca Lombarda furono trasferiti alla controllata Banco di Brescia, che nella ragione sociale conservava il ricordo delle banche d’origine: Banco di Brescia SanPaolo CAB.
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Il Credito Agrario Bresciano fu una società finanziaria fondata con lo scopo di sostenere lo sviluppo dell’agricoltura e delle attività produttive della provincia di Brescia. La società nacque come Società Anonima Cooperativa il 23 maggio 1883, con una durata iniziale di 50 anni, registrata con atto rogato da Antonio Canali. L’autorizzazione ufficiale fu rilasciata dal Tribunale Civile e Correzionale di Brescia con decreto del 6 giugno 1883.
Nel 1916, la società si trasformò da cooperativa in una semplice Società Anonima, per decisione dell’Assemblea Generale dei Soci del 29 marzo 1916, con approvazione formale del Tribunale di Brescia il 19 aprile 1916. Il capitale sociale fu portato a 6.000.000 di lire con una delibera del 31 marzo 1917, approvata definitivamente il 5 luglio 1917.
Successivamente, con la deliberazione del 9 marzo 1932, la durata della società fu prorogata di altri 50 anni, confermando la solidità e il ruolo centrale dell’istituto nel finanziamento del settore agricolo locale.
Contesto Storico dell’Emissione del Titolo
Il Credito Agrario Bresciano operava in un periodo di forte sviluppo del sistema bancario in Italia, soprattutto per sostenere il settore agricolo, che necessitava di finanziamenti per modernizzare le tecniche produttive. Alla fine del XIX secolo, il credito agrario era un elemento chiave per lo sviluppo economico, e molte istituzioni finanziarie specializzate in questo settore vennero fondate in diverse regioni italiane.
Nel primo Novecento, con l’entrata dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale, l’economia subì profondi cambiamenti e le istituzioni finanziarie dovettero adattarsi a una crescente richiesta di liquidità. La decisione di trasformare la società in una Società Anonima nel 1916 rispondeva alla necessità di una maggiore solidità finanziaria in un contesto di instabilità economica.
Negli anni ’30, durante il Regime Fascista, il settore bancario italiano subì ulteriori regolamentazioni e ristrutturazioni. Nel 1932, la proroga della durata della società per altri 50 anni indicava la volontà di consolidare la sua presenza nel settore del credito agrario e di rafforzare il proprio ruolo nel panorama finanziario bresciano.
Dettagli Tipografici e Artistici
Il certificato azionario del Credito Agrario Bresciano è un esempio di raffinata arte tipografica e decorativa dell’epoca. Presenta elementi grafici complessi che conferiscono un’elevata qualità estetica e storica al documento.
Tipografia e Stampa
- Tipografia: Il documento è stato stampato dalla Unione Tipografico-Litografica Bresciana, un’importante tipografia operante in Lombardia all’epoca.
- Casa di stampa specializzata: Il certificato riporta anche il nome della Rinato Officine Carte Valori, che si occupava della produzione di titoli finanziari.
- Elementi decorativi: Il titolo è incorniciato da motivi ornamentali in stile liberty con dettagli floreali e figure allegoriche.
- Sigillo ufficiale: È presente un timbro a secco e una stampa calcografica con il simbolo della società.
- Firma: Sono riportate le firme manoscritte dei consiglieri di amministrazione e del direttore.



