Real Compania de San Fernando de Sevilla

Costituzione: 1748

Nazione: Spagna

Codice ISMIN: 31463

descrizione:
- Testo dell'azione in basso nel giardino roccioso, presieduto dalla figura del re Ferdinando III, sotto il quale è il motto: "Me duce tutus eris". A sinistra del confine, c'è una figura, simbolo dell'evangelizzazione della Spagna, su un leone, incoronato da Mercurio, con le leggende: "Et que sunt Dei, Deo" e "Regio auspicio multiplicantur". A destra del confine un'altra figura che rappresenta l'America, sul coccodrillo e con il corno dell'abbondanza, con la leggenda: "Que sunt Caesaris, Caesari".
- Nella zona centrale dell'azione c'è una vista di Siviglia: a sinistra, la città, in cui la cattedrale e i suoi dintorni, la Torre del Oro e l'Arenal sono identificati con scene di tutti i giorni, ecc. La città recita: "Florebit et germina... Altro

ISMIN Immagine Provincia Emissione Taglio Rarità Valore
A-31463Real Compania de San Fernando de Sevilla-1Spagna1748Share of 250 PesosR6 (51-100 pezzi)S13 (da 4.001 a 4.500 €)

descrizione:
– Testo dell’azione in basso nel giardino roccioso, presieduto dalla figura del re Ferdinando III, sotto il quale è il motto: “Me duce tutus eris”. A sinistra del confine, c’è una figura, simbolo dell’evangelizzazione della Spagna, su un leone, incoronato da Mercurio, con le leggende: “Et que sunt Dei, Deo” e “Regio auspicio multiplicantur”. A destra del confine un’altra figura che rappresenta l’America, sul coccodrillo e con il corno dell’abbondanza, con la leggenda: “Que sunt Caesaris, Caesari”.
– Nella zona centrale dell’azione c’è una vista di Siviglia: a sinistra, la città, in cui la cattedrale e i suoi dintorni, la Torre del Oro e l’Arenal sono identificati con scene di tutti i giorni, ecc. La città recita: “Florebit et germinavit”. Al centro della vista, il fiume Guadalquivir, con alcune piccole navi e sulla destra una grande nave e il dio Nettuno sulla sua auto e la leggenda: “Fer-nando prosperitatem”.
– Nella parte superiore dell’azione di fronte all’ampia cortina che poggia su due colonne, su cui si trovano gli scudi di Spagna (a sinistra) e Siviglia (a destra) “Arma militiae nostrae”: al centro, la Virgen del Carmen in medaglione di rockery, con il motto: “Mecum divitiae et gloria”, affiancata da due angeli di trombettista con le rispettive leggende: “A solis ortu” (a destra) e “Usque ad occasum” (a sinistra). Nell’angolo in alto a sinistra, immagine di San José e a destra, quella di San Isidoro, entrambe in due medaglioni.
– Nell’angolo in basso a destra l’immagine di un personaggio dedicato alla marcatura delle balle con segni corrispondenti a quelli registrati nei registri di spedizione.
– Sigillo aziendale nell’angolo in basso a sinistra.

Le azioni furono ipotecate a Madrid il 18 novembre 1761, a favore di Juan Esteban de Armendáriz, Marchese de Castelfuerte.

 

La seconda più grande società commerciale fu fondata nel 1747 e avrebbe dovuto controllare gli scambi con il Sud America. La Spagna per lo più ha ricevuto metalli preziosi da lì. Avrebbero dovuto riempire il tesoro della nazione. La compagnia aveva il diritto di commerciare con le colonie, solo Caracas e L’Avana erano esenti. Nel 1779 furono scoperti la corruzione e le pratiche commerciali dubbie che portarono alla fine e, infine, allo scioglimento della società nel 1870.