Stato Pontificio – Certificato Fruttifero – Consolidato Romano
Costituzione: Deliberazione 29 luglio 1817
Pagine libro: 160, 170
Codice ISMIN: 14360
Titoli storici di grande rilevanza con le rendite consolidate al 5% dette "Consolidato romano" dello Stato Pontificio.
Lo Stato Pontificio, detto anche Stato della Chiesa (è quest'ultimo il nome ufficiale fino al 1815) o Stato Ecclesiastico, fu l'entità statuale costituita dall'insieme dei territori su cui la Santa Sede esercitò il proprio potere temporale dal 752 al 1870.
Il suo prestigio e la sua influenza sullo scacchiere politico europeo conobbero periodi di peso durante il millennio della sua esistenza; la sua proiezione internazionale uscì dai limiti territoriali che le circostanze storiche gli avevano assegnato nell'ambito del Sacro Romano Impero, tra il Medioevo e l'Età moderna.
I vincoli di ... Altro
Titoli storici di grande rilevanza con le rendite consolidate al 5% dette “Consolidato romano” dello Stato Pontificio.
Lo Stato Pontificio, detto anche Stato della Chiesa (è quest’ultimo il nome ufficiale fino al 1815) o Stato Ecclesiastico, fu l’entità statuale costituita dall’insieme dei territori su cui la Santa Sede esercitò il proprio potere temporale dal 752 al 1870.
Il suo prestigio e la sua influenza sullo scacchiere politico europeo conobbero periodi di peso durante il millennio della sua esistenza; la sua proiezione internazionale uscì dai limiti territoriali che le circostanze storiche gli avevano assegnato nell’ambito del Sacro Romano Impero, tra il Medioevo e l’Età moderna.
I vincoli di vassallaggio dettati dalla Santa Sede condizionarono talora importanti stati autonomi come il Regno di Sicilia, il Regno di Napoli, il Regno d’Inghilterra, il Regno di Francia, il Regno di Spagna il Regno del Portogallo, la Corona d’Aragona, il Regno d’Ungheria e altri stati relativi al periodo di relazione vassallatica con il sovrano dello Stato Pontificio, il papa, verso cui diversi re e imperatori dovettero prostrarsi.
Lo Stato Pontificio terminò la sua esistenza nel 1870, con la conquista a seguito di ripetuti attacchi dell’esercito italiano (che nel biennio 1859-1860 sottrasse tre legazioni), con la presa di Roma e la successiva annessione della quarta legazione e del circondario di Roma.
Genesi dello stato
Le origini del dominio temporale dei papi possono essere considerate sotto due aspetti, uno di fatto e l’altro di diritto:
- di fatto: con la progressiva dissoluzione del potere bizantino in Italia centrale e la costituzione del Ducato romano (ultimi decenni del VI secolo), la figura del papa venne prima ad affiancarsi, poi a sostituirsi, a quella del dux di nomina imperiale. Nell’Urbe e nell’Agro romano i papi subentrarono ai suoi poteri, in primis nell’esercizio della giustizia di appello, nella riscossione delle imposte, nella possibilità di imporre la fedeltà politica e l’aiuto militare ai vassalli loro sottoposti. In seguito alla caduta dell’Esarcato d’Italia e la fine del dominio dell’Impero bizantino sull’Italia centro-settentrionale, i papi divennero pienamente titolari di poteri sovrani nell’Italia centrale;
- di diritto: le donazioni carolinge. Oltre a esse, la Donazione di Sutri (728), la Promissio Carisiaca (754) e la Constitutio romana (824) furono altrettante basi fondanti dello Stato Pontificio.
Il Patrimonium Sancti Petri
A partire dal IV secolo (dopo l’Editto di Milano) la Diocesi di Roma divenne proprietaria di immobili e terreni, frutto delle donazioni dei fedeli. Il patrimonio terriero del vescovo di Roma era denominato Patrimonium Sancti Petri perché le donazioni erano indirizzate ai santi Pietro e Paolo. Nel VI secolo aveva assunto un’estensione di rilievo (Patrimonia).


































