Oost-Indische Compagnie (V.O.C.)

Costituzione: 1623

Nazione: Olanda

Codice ISMIN: 31437

La Compagnia olandese delle Indie orientali (in olandese Vereenigde Geoctroyeerde Oostindische Compagnie, abbreviato in VOC) è stata una compagnia commerciale olandese attiva nei territori coloniali olandesi in Asia dal 1602 al 1800.

Fondazione

La VOC fu costituita il 20 marzo 1602 con un capitale sociale di 6.459.840 fiorini[1] sottoscritto dalle sei Camere olandesi (Amsterdam, Middelburg, Enkhuizen, Delft, Hoorn e Rotterdam) quando il governo le garantì il monopolio delle attività commerciali nelle colonie in Asia, dopo che la ribellione delle Province Unite contro la Spagna (1566) e il passaggio del Portogallo sotto la dominazione spagnola (1580) avevano chiuso ai mercanti olandesi i porti di rifornimento tradizionali (Cadice e Lisbona), cos... Altro

ISMIN Immagine Provincia Emissione Taglio Rarità Valore
A-31437Oost-Indische Compagnie (V.O.C.)-1Olanda1623BondR9 (6-10 pezzi)S20 (da 15.001 a 50.000 €)

La Compagnia olandese delle Indie orientali (in olandese Vereenigde Geoctroyeerde Oostindische Compagnie, abbreviato in VOC) è stata una compagnia commerciale olandese attiva nei territori coloniali olandesi in Asia dal 1602 al 1800.

Fondazione

La VOC fu costituita il 20 marzo 1602 con un capitale sociale di 6.459.840 fiorini[1] sottoscritto dalle sei Camere olandesi (Amsterdam, Middelburg, Enkhuizen, Delft, Hoorn e Rotterdam) quando il governo le garantì il monopolio delle attività commerciali nelle colonie in Asia, dopo che la ribellione delle Province Unite contro la Spagna (1566) e il passaggio del Portogallo sotto la dominazione spagnola (1580) avevano chiuso ai mercanti olandesi i porti di rifornimento tradizionali (Cadice e Lisbona), costringendoli a procurarsi le spezie direttamente all’origine.

Alla Compagnia era stato concesso il monopolio per ventun anni dei traffici olandesi tra il Capo di Buona Speranza e lo Stretto di Magellano, nonché l’autorità di edificare fortilizi, stipulare trattati e muovere guerra. Nella prima metà del XVII secolo la Compagnia prese piede nell’arcipelago delle Molucche (Amboina nel 1605, Banda nel 1609) dove la sottomissione dei principati marittimi di Ternate, Tidore e Batjam portò al culmine la sua potenza.

La successiva estromissione di francesi ed inglesi le permise di occupare il mar di Giava, di occupare Bantam e di fondare Batavia (1619).

La penetrazione proseguì più a occidente con l’impianto di case di commercio a Johore e Malacca nel 1641, con la fondazione di basi sulla costa indiana del Malabar nel 1661, con l’invio di mercanti nel Borneo settentrionale nel 1665 e di missioni a Formosa. Il trattato di Breda (1667) sancì l’esistenza di un impero coloniale olandese d’oriente costituito da una serie di basi commerciali fortificate dal capo di Buona Speranza (1652) a Timor, passando per lo scalo persiano di Bandar Abbas.

La situazione di assoluto monopolio di cui la Compagnia godeva nel commercio di alcuni prodotti permise agli azionisti di realizzare profitti altissimi, con un dividendo del 22% nell’arco della sua esistenza con punte del 132,5% nel 1610 e del 37,5% nel 1619, malgrado cospicui reinvestimenti per rafforzare la compagnia dal punto di vista militare ed economico.

 

Mappa anacronistica delle colonie e possedimenti olandesi nel tra i secoli XVII e XX. In verde scuro i territori occupati dalla Compagnia olandese delle Indie Occidentali tra XVII e XVIII secolo; in verde chiaro quelli occupati dalla Compagnia olandese delle Indie Orientali tra XVII e XVIII secolo; in giallo le acquisizioni del XIX secolo. A parte i territori degli odierni stati di Indonesia e Suriname e alcune isole dei Caraibi, tutte le altre acquisizioni olandesi, sulla costa atlantica del Nord America (Nuovi Paesi Bassi), sulla costa del Brasile di Nord-Est (Brasile olandese), in Sudafrica, le basi in India, Ceylon, Formosa, furono perdute dagli Olandesi prima del 1815. Il Belgio rimase in unione personale con il sovrano dei Paesi Bassi dal 1815 al 1830

 

Declino e soppressione

Tuttavia alla fine del Seicento la sua potenza cominciò a scemare, sia per la concorrenza francese e inglese, sia per la cattiva amministrazione, sia per le ingenti spese militari dovute alle frequenti ribellioni indigene. Nel 1740, semplici voci sulla deportazione della popolazione di etnia cinesi dall’area di Batavia portarono a disordini diffusi. I militari olandesi perquisirono le case dei cinesi a Batavia in cerca di armi. Quando una costruzione prese fuoco accidentalmente, i militari e i cittadini più poveri iniziarono a massacrare la popolazione cinese saccheggiandone le proprietà[3]. Questo massacro di cinesi fu ritenuto sufficientemente grave dal consiglio di amministrazione della VOC da farle subire un’indagine ufficiale governativa per la prima volta nella sua storia. Persi numerosi stabilimenti nel corso della quarta guerra anglo-olandese (1780-1784), e ceduti i restanti agli alleati britannici dopo l’invasione dell’Olanda da parte delle armate rivoluzionarie francesi nel 1794, nel 1798 la Compagnia cessò i traffici e fu sciolta due anni dopo lasciando i propri resti allo stato olandese.

Organizzazione

La Compagnia Olandese delle Indie Orientali nacque dalla fusione di otto compagnie minori dietro le pressioni degli Stati generali olandesi che desideravano porre ordine tra le innumerevoli società di navigazione e coagulare le proprie risorse per strappare al Portogallo il monopolio commerciale dei mari delle Indie. La Compagnia era composta da 6 Camere (Kamers) fondatrici. Il suo organo esecutivo era costituito dagli Heeren XVII, i direttori, scelti in seno a un’assemblea di 60 rappresentanti degli azionisti con una presenza fissa di otto delegati della Camera di Amsterdam e quattro provenienti dalla Zelanda. Il capitale iniziale fu in seguito diviso in piccole azioni rapidamente sottoscritte e successivamente rastrellate dagli stessi direttori, che assunsero così una posizione oligarchica. Per il governo delle terre coloniali acquisite la Compagnia creò un’amministrazione stabile, con sede a Batavia, facente capo a un governatore generale assistito da un Consiglio delle Indie composto da sedici membri.

Un vascello della VOC al suo arrivo a Cape Town

Struttura governativa territoriale

La sede del governo generale della Compagnia era a Batavia sull’isola di Giava (ora Giacarta, Indonesia). I territori coloniali progressivamente conquistati erano direttamente annessi dalla compagnia oppure si creava una sorta di pesante protettorato sugli stati indigeni alleati. Le cosiddette Indie olandesi erano organizzate in governatorati soggetti a quello generale di Batavia.

Ambon e Molucche
Isole Banda
Ternate
Celebes, Sumatra
Malacca
Tonkin
Formosa- Fort Zeelandia
Dejima
Ceylon (Jaffnapatam)
Coromandel (Negapatnam)
Malabar
Mauritius
Città del Capo (ufficio generale della Compagnia)
(Colonia del Capo – Kaapkolonie)
Stellenbosch
(Swellendam)
(Graaff Reinet)
Altri avamposti coloniali erano nelle Indie Orientali Olandesi divenute poi Indonesia, così come sulle Isole delle Spezie (Molucche) costituiti da fattorie commerciali, empori o protettorati.

Governatori generali delle Indie Orientali

Pieter Both 1609
Gerard Reynst 1614
Laurens Reaal 1616
Jan Pieterszoon Coen 1618
Pieter de Carpentier 1623
Jan Pieterszoon Coen 1627
Jacque Specz 1629, reggente
Hendrik Brouwer 1632
Anthony van Diemen 1636
Cornelius van de Lijn 1645
Carel Reyniersz 1650
Joan Maetsuycker 1653
Rijklof van Goens 1678
Cornelis Speelman 1681
Johannes Camphuijs 1684
Willem van Outhoorn 1691
Johan van Hoorn 1704
Abraham van Riebeeck 1709
Christoffel van Swoll 1713
Henricus Zwaardecroon 1718
Matheus de Haan 1725
Dirk Durven 1729
Dirk van Cloon 1732
Abraham Patras 1735
Adriaan Valckenier 1737
Johannes Thedens 1741
Gustaaf W. van Imhoff 1743
Jacob Mossel 1750
P.A. van der Parra 1761
Jeremias van Riemsdijk
Reinier de Klerk 1777
William A. Alting 1780
Pieter van Overstraeten 1796
Johannes Siberg 1801
Albert H. Wiese 1805
Herman W. Daendels 1808
Jan W. Janssens 1811
Thomas Stamford Raffles vicegovernatore inglese 1811
John Febdall vicegovernatore inglese 1816
dal 1816 commissari generali reali e governatore regi

 

Vasco da Gama arrivò sulla costa di Malabar il 20 maggio 1498. Fu comandante delle prime navi che navigarono per l’Africa direttamente dall’Europa all’India. Questo risultato è stato il motivo per cui il Portogallo era dominante nell’Oceano Indiano. La cartografia olandese si sviluppò ai vertici in Europa alla fine del XVI secolo. Nel 1595 la prima flotta olandese iniziò in Asia. Era guidato da Cornelis de Houtman. Per questo motivo fu fondata la Compagnie van Verre. La spedizione ebbe molto successo. Questo era il motivo per cui altre cinque spedizioni – organizzate da altre compagnie delle Indie orientali – iniziarono da diverse città olandesi nel 1598. Altre nove spedizioni iniziarono nei tre anni successivi. All’epoca era consuetudine istituire una società per la durata di un solo viaggio e liquidarla al ritorno della flotta. A causa di questa struttura, non sono state costruite stazioni commerciali e relazioni commerciali a lungo termine. Poco dopo il successo delle prime spedizioni ci fu l’idea di una fusione delle compagnie concorrenti. Esistevano già le prime joint venture nel 1598. Ad Amsterdam fu fondata la Eerste Vereinigde Compagnie op Oost-Indie nel 1600. Questa società aveva già il monopolio del commercio con l’India orientale, ma il monopolio era valido solo per la città di Amsterdam . Il monopolio era simile al monopolio che fu successivamente conferito al V.O.C. Altre società congiunsero la società e la Vereenigde Oostindische Compagnie (V.O.C.) fu fondata il 20 marzo 1602. Ottenne un monopolio commerciale valido per 21 anni. Il V.O.C. era l’unica persona o compagnia dei Paesi Bassi a cui era permesso commerciare con l’India orientale. Il V.O.C. pagò solo 25.000 Gulden per questo diritto nel 1602. Il V.O.C. aveva anche diritti di sovranità. Alla compagnia fu permesso di nominare Governatori e di creare eserciti e flotte. Il V.O.C. è stato in grado di agire in Asia come stato sovrano. Ognuna delle sei società originariamente, che si sono fuse nel V.O.C., ha ottenuto un ufficio regionale, che si chiamava “Kammer”. I direttori delle sei società costruirono il comitato esecutivo del V.O.C. Per la prima volta nella storia, il comitato esecutivo ha deciso di finanziare la società emettendo azioni. Gli azionisti sono stati vincolati alle loro azioni per dieci anni. Nel 1612 il denaro investito e gli interessi furono pagati agli azionisti. È stato possibile sottoscrivere le azioni per altri dieci anni. Negli anni seguenti la società pagò anche dividendi. Ma gli azionisti non avevano nulla da dire in azienda. Il V.O.C. vide un grande boom durante il 17 ° secolo. Ha conquistato Malacca (oggi Malesia) nel 1641. In precedenza questa regione era sotto il controllo portoghese. Il V.O.C. costruì una propria stazione commerciale al Cap di Buona Speranza nel 1652. Palembang nel sud di Sumatra fu conquistata nel 1659. Makassar fu conquistata nel 1667. A questo punto il V.O.C. controllato tutti i porti in Asia. Il V.O.C. fu l’unica società commerciale che realizzò profitti nel periodo dal 1635 al 1690. Negli anni seguenti la società ottenne gran parte dei suoi profitti con il commercio inter-asiatico. Il V.O.C. sopravvissero alle prime tre guerre tra Inghilterra e Paesi Bassi. La quarta guerra (1780-1784) causò problemi. Era impossibile per le navi di ritorno arrivare ai porti europei della V.O.C. La società ha perso denaro e la sua credibilità. La fine finale del V.O.C. fu l’invasione dei francesi nei Paesi Bassi. La società fu liquidata il 17 marzo 1798, quattro anni prima del bicentenario.