Industrie Grafiche ed affini già Fratelli Armanino Soc. An.

Costituzione: 30 maggio 1905

Pagina libro: 642

Codice ISMIN: 8350

La sua grafica fu realizzata dal celebre illustratore e pittore Achille Beltrame (1871-1945), che lavorò anche presso la tipografia artistica dei Fratelli Armanino e che per più di 40 anni illustrò nella copertina a colori della Domenica del Corriere i principali avvenimenti della vita italiana. La storica casa editrice e industria grafica genovese ha origini lontane: dal 1843 al 1866 l’abile calcografo Nicolò Armanino lavorava nel capoluogo ligure con grande successo, stampando fra l’altro anche carte da gioco, distribuite in tutta Europa. Alla sua morte la vedova ed i primi due figli - Enrico ed Adolfo - continuarono l’attività tipo-litografica in una piccola officina con il nome di “Fratelli Armanino”. Adolfo si rivelò ben presto un vero e proprio artista... Altro

ISMIN Immagine Stampatore Artista Provincia Emissione Taglio Rarità Valore
A-8350Industrie Grafiche ed affini già Fratelli Armanino Soc. An.-1-Beltrame A.Genova19051 azione di fondazione da Lire 100R6 (51-100 pezzi)S5 (da 251 a 500 €)
B-8350--Beltrame A.Genova19055 azioni di fondazione da Lire 100R6 (51-100 pezzi)S5 (da 251 a 500 €)
C-8350Industrie Grafiche ed affini già Fratelli Armanino Soc. An.-3N.D.Beltrame A.Genova190510 azioni di fondazione da Lire 100R6 (51-100 pezzi)S5 (da 251 a 500 €)
D-8350--Beltrame A.Genova190525 azioni di fondazione da Lire 100R6 (51-100 pezzi)S5 (da 251 a 500 €)

La sua grafica fu realizzata dal celebre illustratore e pittore Achille Beltrame (1871-1945), che lavorò anche presso la tipografia artistica dei Fratelli Armanino e che per più di 40 anni illustrò nella copertina a colori della Domenica del Corriere i principali avvenimenti della vita italiana. La storica casa editrice e industria grafica genovese ha origini lontane: dal 1843 al 1866 l’abile calcografo Nicolò Armanino lavorava nel capoluogo ligure con grande successo, stampando fra l’altro anche carte da gioco, distribuite in tutta Europa. Alla sua morte la vedova ed i primi due figli – Enrico ed Adolfo – continuarono l’attività tipo-litografica in una piccola officina con il nome di “Fratelli Armanino”. Adolfo si rivelò ben presto un vero e proprio artista. Nel 1880 i due fratelli ampliarono l’attività trasferendo la sede in una più consona ad accogliere nuovi macchinari per la fototipia. Ritiratosi Enrico nel 1882 per motivi di salute, Adolfo rimase solo a dirigere l’azienda su cui investì tutte le risorse fino ad assumere 400 operai. L’Armanino si impose a quei tempi come azienda innovatrice producendo, prima in Italia, le oleografie: famosa la raccolta dedicata alle effigi miniate dei Pontefici. Altra attività che la rese celebre fu la riproduzione di vignette sulle scatole dei cerini. Nel 1905 la ragione sociale fu mutata in Società Anonima Industrie Grafiche ed Affini già “Fratelli Armanino” – più nota con l’acronimo S.A.I.G.A. – che diventò fra l’altro una delle principali officine italiane di carte valori. Essa rilevò nel 1909 la stamperia litografica genovese Barabino e Graeve con conseguente ampliamento della denominazione in SAIGA Barabino e Graeve. Dagli anni Venti fino ai Sessanta ricoprì un ruolo di primaria importanza nella produzione di bozzetti e manifesti pubblicitari, commissionati anche dalle aziende di soggiorno di varie località, realizzati da celebri illustratori del tempo come Aurelio Craffonara, Filippo Romoli e Achille Beltrame. Il capitale sociale della Armanino di Lire 3.000.000 fu diviso in tagli da 1, 5, 10 e 25 azioni da 100 Lire ciascuna.