FONS SALUTIS – SAN VINCENT

Costituzione: 1929

Codice ISMIN: 30046

Foglie stilizzate nella cornice. In alto logo della compagnia che gestiva il celebre complesso termale di Saint Vincent, noto per le sue acque terapeutiche benefiche per l’apparato gastro-intestinale e per le vie respiratorie.

La salutare sorgente di Saint Vincent - denominata "Fons Salutis" - fu scoperta del tutto casualmente dall'abate Jean-Baptiste Perret nel lontano 1770: egli, nativo della zona, aveva osservato che le mucche al pascolo andavano con insistenza ad abbeverarsi all'acqua sorgiva sgorgante da rocce tinte di rosso. Alle analisi l'acqua si rivelò particol... Altro

ISMIN Immagine Stampatore Provincia Emissione Taglio Rarità Valore
A-30046FONS SALUTIS – SAN VINCENT-1Lit. Doyen di L. Simondetti - TorinoSaint Vincent-1 azione di fondazione al portatore da Lire 1.000R5 (101-250 pezzi)S3 (da 51 a 100 €)

Foglie stilizzate nella cornice. In alto logo della compagnia che gestiva il celebre complesso termale di Saint Vincent, noto per le sue acque terapeutiche benefiche per l’apparato gastro-intestinale e per le vie respiratorie.

La salutare sorgente di Saint Vincent – denominata “Fons Salutis” – fu scoperta del tutto casualmente dall’abate Jean-Baptiste Perret nel lontano 1770: egli, nativo della zona, aveva osservato che le mucche al pascolo andavano con insistenza ad abbeverarsi all’acqua sorgiva sgorgante da rocce tinte di rosso. Alle analisi l’acqua si rivelò particolarmente ricca di sali minerali utili per la salute.; la sua fama si diffuse rapidamente e sempre più persone giungevano a Saint Vincent per curarsi alla “Fons Salutis”. Ciò rese necessaria la costruzione di primitivi impianti per la distribuzione dell’acqua minerale e di una strada carrozzabile che congiungesse il borgo alla fonte. Nel corso degli anni lo stabilimento termale prese forma e fu frequentato da molti personaggi illustri come la regina Maria Teresa d’Asburgo d’Este – moglie di Vittorio Emanuele I, il principe Luigi Napoleone, Giosuè Carducci, Ferdinando di Savoia e persino Silvio Pellico, reduce della terribile prigionia. Visto che la fonte continuava a richiamare un grandissimo numero di turisti, nel 1842 il Comune fece erigere un nuovo stabilimento idroterapico con annesso un Casinò per rendere più piacevole il soggiorno. Nel 1900 lo stabilimento venne ulteriormente ampliato e collegato al borgo mediante funicolare. Dopo l’inevitabile rallentamento causato dalle due guerre mondiali, il flusso dei visitatori alla stazione termale di Saint Vincent riprese a pieno ritmo.