Elettro – Tessitura S. A. dell’ (Invenzione Bonelli)

Costituzione: 5 luglio 1854

Pagina libro: 216

Codice ISMIN: 10276

Un documento corredato da stupende allegorie simboleggianti gli obiettivi sociali. Oggi parliamo di un titolo al portatore di 10 azioni da 100 Lire Torino, emanato il 31 agosto 1854,  dalla Società Anonima dell’Elettro – Tessitura (Invenzione Bonelli). Gaetano Bonelli, a capo dell’omonima società, crea la società per applicare nel settore tessile industriale la sua invenzione. Ovvero l’applicazione dell’elettricità come forza regolatrice ai famosi telai Jacquard mediante l’impiego di una guida elettro-magnetica e la sostituzione della messa in cartoni con l’armatura in licci, nell’intento di semplificarne il meccanismo. L’energia elettrica viene così fornita da batterie poiché l’elettricità via cavo non è ancora disponibile. Una scoperta che... Altro

ISMIN Immagine Stampatore Provincia Emissione Taglio Rarità Valore
A-10276--Torino18541 azione di fondazione al portatore da Lire 100R7 (26-50 pezzi)S8 (da 1.501 a 2.000 €)
B-10276Elettro – Tessitura S. A. dell’ (Invenzione Bonelli)-2Lit. F.lli Doyen – TorinoTorino185410 azioni di fondazione al portatore da Lire 100R7 (26-50 pezzi)S8 (da 1.501 a 2.000 €)

Un documento corredato da stupende allegorie simboleggianti gli obiettivi sociali. Oggi parliamo di un titolo al portatore di 10 azioni da 100 Lire Torino, emanato il 31 agosto 1854,  dalla Società Anonima dell’Elettro – Tessitura (Invenzione Bonelli). Gaetano Bonelli, a capo dell’omonima società, crea la società per applicare nel settore tessile industriale la sua invenzione. Ovvero l’applicazione dell’elettricità come forza regolatrice ai famosi telai Jacquard mediante l’impiego di una guida elettro-magnetica e la sostituzione della messa in cartoni con l’armatura in licci, nell’intento di semplificarne il meccanismo. L’energia elettrica viene così fornita da batterie poiché l’elettricità via cavo non è ancora disponibile. Una scoperta che viene accolta con clamore dal mondo tessile industriale che, già all’inizio dell’Ottocento, grazie all’introduzione delle prime macchine tessili e in particolare dei filatoi automatici, detti mule, a opera di Pietro Sella (1784-1827), subisce una repentina trasformazione. L’affermarsi delle nuove tecnologie e delle prime fabbriche tessili, porta la progressiva suddivisione e specializzazione del lavoro, determinando da un canto la formazione di nuovi profili professionali all’interno del sistema di fabbrica e rafforzando dall’altro il ceto dei tessitori a domicilio. Nei decenni successivi, alle storiche dinastie tessili di origine manifatturiera, si affiancano imprenditori di origine operaia che danno nuovo slancio alla produzione. A metà Ottocento si registra così un netto incremento produttivo.

Il titolo al portatore di cui ci occupiamo riporta le firme autografe di Bonelli e di Philippe Dupré, noto esponente dell’industria tessile in Piemonte.

Ma è la figura del milanese Gaetano Bonelli a suscitare maggiore interesse. Nato nel capoluogo lombardo nel 1815, entra ben presto nella direzione generale del censo milanese. Da Milano si trasferisce a Torino dove prosegue a lavorare nel censo. Nel frattempo dà una mano ai numerosi milanesi che con i moti del 1948 si sono spostati nel capoluogo piemontese. In questi anni si appassiona all’uso del telegrafo di Morse, recentemente inventato. Proprio per la sua incredibile passione, nel 1853, viene nominato direttore capo e generale dei telegrafi elettrici dello Stato a Torino. Oltre all’invenzione di cui abbiamo parlato all’inizio, nel 1855, costruisce il cosiddetto telegrafo avvisatore, altrimenti detto “delle locomotive”. Il telegrafo avvisatore permette ai treni di essere in continuo contatto con la stazione. Lo strumento viene inaugurato sulla tratta che da Torino va a Moncalieri. A Bonelli si deve poi l’ideazione del tipotelegrafo: uno strumento congegnato in modo da poter trasmettere elettricamente gli stampati e gli autografi con la celerità telegrafica. Infine inventa il fotobioscopio, costituito da un visore stereoscopico, le cui lenti destra e sinistra vengono alternativamente oscurate da un otturatore, e un disco in movimento con le immagini.

In età matura Bonelli si trasferisce in Gran Bretagna e dopo alcune difficoltà iniziali, si accorda con un gruppo di capitalisti e fonda la società Bonelli’s electric telegraphCompany. Grazie a questa impresa Bonelli riesce ad applicare la tipotelegrafia fra Manchester e Liverpool. Bonelli muore a Torino il 20 settembre 1867. Fino agli ultimi giorni si dedica al perfezionamento delle sue invenzioni.