Cotonificio Valle Ticino

Costituzione: 16 maggio 1905

Codice ISMIN: 4415

Nel 1905, quella che era la Tessitura di Vanzaghello, fu acquisita dal Cotonificio Valle Ticino (d’ora in poi CTV) insieme ad altri due complessi industriali di Turbigo. Il primo era una filanda di Edoardo Imhoff (che ne possedeva anche una più grande a Buscate) posta sulla Strada Provinciale (oggi Via Allea, il cosiddetto ‘Manicomio’ di cui esistono cartoline d’epoca); il secondo era la ditta Gennaro e C. sulla strada delle ‘Bagotte’ (filatura di cotone che, nel 1898, occupava ben 180 dipendenti). Sono anni in cui il CTV, era in un momento di particolare espansione e acquistò anche l’ex Casati a Trecate, la tessitura di Vanzago (ex Cerini) e uno stabilmento a Cerano.

Nel 1911, in un momento terribile della crisi cotoniera, Giovanni Treccani degli Alf... Altro

ISMIN Immagine Stampatore Provincia Emissione Taglio Rarità Valore
A-4415--Milano193250 obbligazioni 6,50% al portatore da Lire 500R2 (1001-5000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)
B-4415--Milano19324 obbligazioni 6,5% al portatore da Lire 500R1 (Più di 5000 pezzi)S1 (da 0 a 25 €)
C-4415--Milano193210 obbligazioni 6,5% al portatore da Lire 500R1 (Più di 5000 pezzi)S1 (da 0 a 25 €)
D-4415--Milano193250 obbligazioni 6,5% al portatore da Lire 500R1 (Più di 5000 pezzi)S1 (da 0 a 25 €)
E-4415Cotonificio Valle Ticino-5N.D.Milano1935VariabileR3 (501-1000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)
F-4415--Milano19381 azione al portatore da Lire 100R1 (Più di 5000 pezzi)S1 (da 0 a 25 €)
G-4415--Milano19451 azione nominativa cumulativa da Lire 100R1 (Più di 5000 pezzi)S1 (da 0 a 25 €)
H-4415Cotonificio Valle Ticino-8Officina Carte Valori Turati Lombardi e C. - MilanoMilano1950VariabileR3 (501-1000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)
I-4415--Milano195950 obbligazioni 6,5% al portatore da Lire 1.000R1 (Più di 5000 pezzi)S1 (da 0 a 25 €)
J-4415--Milano1959100 obbligazioni 6,5% al portatore da Lire 1.000R1 (Più di 5000 pezzi)S1 (da 0 a 25 €)
K-4415--Milano1959500 obbligazioni 6,5% al portatore da Lire 1.000R1 (Più di 5000 pezzi)S1 (da 0 a 25 €)
L-4415--Milano195950 obbligazioni 6% al portatore da Lire 1.000R1 (Più di 5000 pezzi)S1 (da 0 a 25 €)
M-4415--Milano19611 azione nominativa da Lire 50R1 (Più di 5000 pezzi)S1 (da 0 a 25 €)

Nel 1905, quella che era la Tessitura di Vanzaghello, fu acquisita dal Cotonificio Valle Ticino (d’ora in poi CTV) insieme ad altri due complessi industriali di Turbigo. Il primo era una filanda di Edoardo Imhoff (che ne possedeva anche una più grande a Buscate) posta sulla Strada Provinciale (oggi Via Allea, il cosiddetto ‘Manicomio’ di cui esistono cartoline d’epoca); il secondo era la ditta Gennaro e C. sulla strada delle ‘Bagotte’ (filatura di cotone che, nel 1898, occupava ben 180 dipendenti). Sono anni in cui il CTV, era in un momento di particolare espansione e acquistò anche l’ex Casati a Trecate, la tessitura di Vanzago (ex Cerini) e uno stabilmento a Cerano.

Nel 1911, in un momento terribile della crisi cotoniera, Giovanni Treccani degli Alfieri (nato nel 1877) si mise alla testa del CTV risollevandone le sorti. Al tempo, nei cinque stabilimenti vi lavoravano tremila dipendenti con la produzione di 80 chilometri di tessuto giornaliero. Nel 1937 Salirono a undici gli stabilimenti e a 4500 i dipendenti.  Allora il CTV aveva due filature (Turbigo, Vittuone); cinque tessiture (Cerano, Fagnano Olona, Trecate, Vanzago, Vanzaghello); una tessitura a colori (Nese); un candeggio e tintoria a Cerano, mentre una tintoria  con stampa tessuti e lavorazione velluti a Fagnano Olona.

Durante la seconda guerra mondiale la produzione diminuì del 25% a causa delle mancanza di materie prime e per le difficoltà d’esportazione. Nei due anni di occupazione tedesca le difficoltà si accentuarono. Poi, con la Liberazione, il grande industriale fu messo nel mirino dell’epurazione, ma i CLN locali lo difesero cosicché, nel 1947, Giovanni Treccani ritornò ai vertici del Cotonificio (Dai Mastrini del Sutermeister, in data 5.5.1954, risulta che nell’ufficio del senatore erano conservate due anfore romane rotte legate con filo di ferro, ricuramente rinvenute a Turbigo). Ma ormai la crisi cotoniera incombeva e, nei primi Anni Cinquanta del secolo scorso, portò alla chiusura degli stabilimenti, tra cui Turbigo con il licenziamento di 600 operai (esiste la lista dei licenziati in Archivio Comunale) in maggioranza donne, tra cui anche la madre di chi scrive. Fu un duro colpo pe ril paese che si riprese durante gli anni del ‘miracolo economica’ con l’apertura delle concerie, officine e maglierie che fecero diventare Turbigo la ‘valle dei milioni’. Durò qualche decennio, poi la crisi attuale è sotto gli occhi di tutti.

Stemma del Cotonificio Valle Ticino