Commerce d’Asie & d’Afrique & C.Soc. (Triester Handels-Compagnie) (Austrian East India Company)

Costituzione: 1781

Nazioni: Austria - Belgio

Codice ISMIN: 86126

Certificato azionario della Societe du Commerce d'Asie & d'Afrique &c. (Triester Handels-Compagnie) (Compagnia austriaca delle Indie orientali) firmato dal duca Charles de Proli come direttore generale e da Guillame Bolts. Nel 1775, Guglielmo (Guillame) Bolts offrì i suoi servizi al governo imperiale, avanzando una proposta per ristabilire il commercio austriaco con l'India dal porto adriatico di Trieste. La sua proposta fu accettata dal governo dell'imperatrice Maria Teresa.

La società fu finanziata principalmente da banchieri di Anversa. Nel 1781 furono versate le prime azioni con grande successo. Il famoso mercante di Anversa Charles de Proli (figlio del fondatore della Compagnia Imperiale delle Indie), che era anche coinvolto nel settore a... Altro

ISMIN Immagine Provincia Emissione Taglio Rarità Valore
A-86126Commerce d’Asie & d’Afrique & C.Soc. (Triester Handels-Compagnie) (Austrian East India Company)-1Anversa1781250 fiorini d'argentoR10 (3-5 pezzi)S15 (da 5.001 a 6.000 €)

Certificato azionario della Societe du Commerce d’Asie & d’Afrique &c. (Triester Handels-Compagnie) (Compagnia austriaca delle Indie orientali) firmato dal duca Charles de Proli come direttore generale e da Guillame Bolts. Nel 1775, Guglielmo (Guillame) Bolts offrì i suoi servizi al governo imperiale, avanzando una proposta per ristabilire il commercio austriaco con l’India dal porto adriatico di Trieste. La sua proposta fu accettata dal governo dell’imperatrice Maria Teresa.

La società fu finanziata principalmente da banchieri di Anversa. Nel 1781 furono versate le prime azioni con grande successo. Il famoso mercante di Anversa Charles de Proli (figlio del fondatore della Compagnia Imperiale delle Indie), che era anche coinvolto nel settore assicurativo, divenne il direttore. Alla fine, a causa dell’aumento delle perdite, dei debiti e delle passività, la società sospese tutti i pagamenti nel gennaio 1785, dichiarando poco dopo il fallimento e trascinando con sé anche la casa bancaria di Proli.