Città di Bordighera

Costituzione: 1931

Codice ISMIN: 39132

Bordighera è un comune italiano di 10.462 abitanti della provincia di Imperia in Liguria.

Quinto comune della provincia per numero di abitanti, per collocazione geografica è il territorio comunale più meridionale della regione.

Il borgo nacque intorno al V secolo a.C. grazie alla presenza dei Liguri, i quali si dedicarono all'Altro

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Bordighera è un comune italiano di 10.462 abitanti della provincia di Imperia in Liguria.

Quinto comune della provincia per numero di abitanti, per collocazione geografica è il territorio comunale più meridionale della regione.

Il borgo nacque intorno al V secolo a.C. grazie alla presenza dei Liguri, i quali si dedicarono all’agricoltura e alla pastorizia abitando in villaggi fortificati costruiti sulla sommità delle alture, in posizione strategica. Testimoni del fatto storico sono i due villaggi, che gli archeologi hanno denominato castellari, nel territorio di Bordighera. Il primo è nella zona di Montenero, mentre l’altro a Sapergo di fronte alla frazione di Sasso, presso l’attuale casello dell’autostrada. Quello di Sapergo, scoperto nel 1970, ha restituito tracce di muri a secco dell’epoca preromana, accanto ad altre murature di epoca romana e medievale.

In epoca romana fu aperta la Via Julia Augusta, nel 13 a.C., per collegare la Liguria alla Gallia, lungo il percorso dell’attuale Via Aurelia. Proprio di quest’epoca è il ritrovamento, nel 1955, di una tomba di epoca imperiale testimone di un probabile insediamento agricolo dell’Impero Romano nella zona.

Nei primi anni del V secolo un religioso eremita di nome Ampelio approdò su queste coste proveniente dalla Tebaide portando in dono – secondo la leggenda della cristianità – noccioli di dattero. È forse anche grazie a questa figura religiosa Bordighera assunse poi il nome di “Regina delle palme“, dando al comune una connotazione esotica.

In una bolla di papa Bonifacio VIII del 1296 si cita il nome “Burdigheta” (da cui Bordighera) derivante forse dalla parola francese bordigue, traducibile in italiano in “pescaia”, ovvero una laguna artificiale chiusa da paratie di canne, utilizzata all’epoca dai pescatori che probabilmente già abitavano la collina sopra capo Sant’Ampelio. Sempre dalla bolla si apprende che Burdigheta è già una piccola città alle dipendenze di Ventimiglia.

Il 2 settembre 1470 alcune famiglie di Castrum Sancti Nicolai, oggi Borghetto San Nicolò (frazione odierna di Bordighera), riunitesi nella locale chiesa parrocchiale decisero la riedificazione della città, precedentemente abbandonata. Questa assemblea segnò l’atto di fondazione di Bordighera in stile moderno: un borgo fortificato, alto sopra il colle e che guarda il mare.

Nel 1543 i Turchi assediarono la città di Nizza, spingendosi poi verso la Riviera Ligure, assediando prima Bordighera e poi Seborga e Coldirodi, catturando uomini, donne e bambini.

Il 20 aprile 1686, i rappresentanti di otto cittadine (Camporosso, Vallebona, Vallecrosia, San Biagio, Soldano, Sasso, Borghetto e Bordighera) si riuniscono nell’oratorio di San Bartolomeo per costituire la Magnifica Comunità degli Otto Luoghi e sottrarsi alla gestione amministrativa della vicina città intemelia; tale comunità si assoggettò, comunque, alle dipendenze della Repubblica di Genova.

Con la dominazione napoleonica la comunità di Bordighera rientrò nell’omonimo cantone nella giurisdizione delle Palme, con Sanremo come capoluogo; nel 1802 passò nel cantone di Ventimiglia nella giurisdizione degli Ulivi (capoluogo Oneglia). Dal 1805, con il passaggio della Repubblica Ligure nel Primo Impero francese, Bordighera fu ancora capo cantone del Dipartimento delle Alpi Marittime. Tre anni dopo, la strada voluta da Napoleone, “La Corniche” giungerà fino a Bordighera facilitando i collegamenti e lo sviluppo dei nuovi quartieri vicino al mare, chiamati all’epoca Borgo Marina. Oggi giorno nessuno utilizza più questi termini, si parla piuttosto semplicemente di Bordighera per la parte della città che si è sviluppata lungo la costa e di Bordighera Vecchia o Bordighera Alta per il nucleo originale che si trova più in alto.

Fu annesso al Regno di Sardegna nel 1815 dopo il Congresso di Vienna del 1814, a seguito della caduta di Napoleone Bonaparte. Facente parte del Regno d’Italia dal 1861, dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel I mandamento omonimo del circondario di Sanremo facente parte della provincia di Nizza (poi provincia di Porto Maurizio e, dal 1923, di Imperia).

L’Ottocento fu l’epoca d’oro della città, grazie al romanzo di Giovanni Ruffini Il dottor Antonio, che, pubblicato nel 1855 a Edimburgo, suscitò l’interesse degli inglesi per la città. Nel 1860 aprì il primo albergo, Hotel d’Angleterre, oggi villa Eugenia e nel 1861 accolse il suo primo ospite illustre, il primo ministro inglese John Russell, I conte di Russell.

Nel 1873 s’inaugurò la locale stazione ferroviaria, che collegò Parigi e Bordighera in sole ventiquattro ore. Con l’apertura della linea Calais-Roma Express, inaugurata l’8 dicembre 1883, i tempi si accorciarono ulteriormente e ventiquattro ore saranno necessari per collegare Londra e Bordighera.

Nel 1887 Stéphen Liégeard, nel suo famoso libro La Cote d’Azur dedicò alcune pagine a Bordighera dandole già l’appellativo di “Regina delle Palme” e citando un soggiorno dell’Imperatrice Eugenia, presso il Grand Hotel Bordighera, nell’autunno del 1886.

A Bordighera avvenne il 12 febbraio del 1941 un incontro tra Benito Mussolini, allora capo del governo, e il caudillo Francisco Franco per discutere l’entrata in guerra della Spagna accanto dell’Asse.

Fra il 1947 ed il 1999 ha ospitato il Salone Internazionale dell’Umorismo di Bordighera.

Dal 1973 al 2008 ha fatto parte della Comunità montana Intemelia.