Nuovo Monte Non Vacabile di Pietà della Città di Firenze
Costituzione: 28 settembre 1706
Codice ISMIN: 13982
Il Granducato di Toscana fu uno Stato indipendente esistito dal 1569 al 1859, sotto la dinastia dei Medici prima e degli Asburgo-Lorena poi. Durante tale periodo il Granducato di Toscana riuscì a conservare la propria indipendenza e a svilupparsi fino a essere uno degli stati più prosperi e moderni in Europa.
I Monti Fiorentini
Questi documenti sono molto rari e sono stampati e manoscritti su pergamena con splendide incisioni che solitamente rappresentavano gli stemmi dei regnanti dell’epoca. I monti risalgono alle medioevali istituzioni di credito su pegno. ... Altro
Il Granducato di Toscana fu uno Stato indipendente esistito dal 1569 al 1859, sotto la dinastia dei Medici prima e degli Asburgo-Lorena poi. Durante tale periodo il Granducato di Toscana riuscì a conservare la propria indipendenza e a svilupparsi fino a essere uno degli stati più prosperi e moderni in Europa.
I Monti Fiorentini
Questi documenti sono molto rari e sono stampati e manoscritti su pergamena con splendide incisioni che solitamente rappresentavano gli stemmi dei regnanti dell’epoca. I monti risalgono alle medioevali istituzioni di credito su pegno. Dal XVI secolo si procuravano i fondi ricevendo depositi in contanti dai cittadini dietro il rilascio di certificati di credito nominativi detti Luoghi (termine che sta ad indicare quote di capitale). Con la progressiva evoluzione del sistema bancario i Monti diventarono veri e propri istituti di credito, alcuni dei quali tuttora esistenti. L`importo dei Luoghi era sempre elevato: in genere presso i Monti fiorentini il loro valore unitario era di 100 Scudi, ammontare di tutto rispetto per l`epoca e di certo fuori dalla portata del piccolo risparmiatore. Così per rendere l`investimento accessibile a tutti, fu consentita anche la collocazione di porzioni di luogo, purché non inferiori ad un quarto (pari a 25 Scudi).
I Luoghi si definivano ”vacabili” se a fondo perduto ovvero estinguibili con la morte del montista (in tal caso rappresentavano puri certificati di rendita vitalizia), oppure ”non vacabili” se redimibili (in tal caso assumevano la qualità di titoli rappresentativi di capitale, trasmissibili e duraturi). Tali certificati di deposito si possono considerare i più vecchi documenti bancari italiani.