Monte de Paschi per S.A.R.

Costituzione: N.D.

Codice ISMIN: 13965

La Banca Monte dei Paschi di Siena (abbreviato in MPS), nata nel 1472 come monte di pietà per dare aiuto alle classi disagiate della popolazione della città di Siena, è la più antica banca in attività ed è ritenuta anche la più longeva al mondo.

Costituisce, assieme alle altre società del gruppo, il terzo gruppo bancario italiano per numero di filiali: il Gruppo Montepaschi, dopo Unicredit e Intesa Sanpaolo. È attivo sull'intero territorio italiano e sulle principali piazze internazionali. L'operatività del gruppo, oltre all'attività bancaria tradizionale, copre l'Asset management, il Altro

ISMIN Immagine Città Emissione Taglio Rarità Valore
A-13965Monte de Paschi per S.A.R.-1Siena171516,4 scudiR8 (11-25 pezzi)S5 (da 251 a 500 €)

La Banca Monte dei Paschi di Siena (abbreviato in MPS), nata nel 1472 come monte di pietà per dare aiuto alle classi disagiate della popolazione della città di Siena, è la più antica banca in attività ed è ritenuta anche la più longeva al mondo.

Costituisce, assieme alle altre società del gruppo, il terzo gruppo bancario italiano per numero di filiali: il Gruppo Montepaschi, dopo Unicredit e Intesa Sanpaolo. È attivo sull’intero territorio italiano e sulle principali piazze internazionali. L’operatività del gruppo, oltre all’attività bancaria tradizionale, copre l’Asset management, il private banking (fondi comuni di investimento mobiliari, Gestioni patrimoniali per i clienti privati, fondi pensione e Polizze vita), l’investment banking alla finanza innovativa d’impresa (project finance, merchant banking e consulenza finanziaria).

È quotata nell’indice FTSE MIB della Borsa di Milano da cui è sospesa dal 22 dicembre 2016 quando chiuse ad un prezzo di 15,08 € per azione pari ad una capitalizzazione scesa a soli 442 milioni di euro, in seguito alla richiesta dell’intervento dello Stato nel capitale sociale, dopo il fallito aumento di capitale da 5 miliardi di euro.

Le origini

Le Magistrature della Repubblica di Siena fondarono un monte di pietà chiamato Monte Pio nel 1472, anno in cui venne approvato il suo statuto e dal quale l’istituto di credito opera senza interruzione.

Alla base della sua nascita sembra esserci lo “Statuto dei Paschi”, redatto dai Senesi nel 1419 per la regolamentazione di tutte le attività inerenti all’agricoltura e alla pastorizia in Maremma. La nascita dell’istituto di credito, pur, inizialmente, con una diversa denominazione, era uno degli elementi fondamentali per l’applicazione del suddetto statuto.

Dopo l’annessione di Siena al Granducato di Toscana, con la riforma del 1568, le attività del Monte Pio si espansero al di fuori di quella del prestito su pegno senza interessi ai ceti più umili, ed in particolare iniziò l’attività di credito fondiario ai possidenti agrari. Nel 1580 il Monte assunse i caratteri della “banca pubblica“, in quanto incominciò a svolgere la funzione di esattoria.

Nel 1624 fu costituito un secondo monte, specializzato nel credito agrario, chiamato Monte non vacabile dei Paschi della città e stato di Siena, cui il Granduca Ferdinando II concesse a garanzia dei debiti le rendite dei pascoli demaniali della Maremma (i cosiddetti “Paschi”).

Nel 1629 scoppiò un grave scandalo che coinvolse il camerlengo dell’istituto in carica tra il 1602 e il 1622, e cioè Armenio Melari. Venne infatti accusato dalle autorità cittadine di aver sottratto 40.000 scudi (2 milioni di euro attuali) dalle casse del Monte e condannato a morte tramite impiccagione. Il condannato pare però che sia riuscito a fuggire e a nascondersi in un convento, facendo perdere ogni traccia.

Nel 1783 i due monti furono unificati e la banca assunse l’attuale denominazione nel 1872.

Il Palazzo del Monte dei Paschi a Grosseto

Con l’unità d’Italia la Banca estende la propria attività in tutta la penisola italiana, dando inizio a nuove attività, tra cui il credito fondiario, prima esperienza in Italia.

Nel 1929 la Banca partecipa alla fusione tra Credito Toscano e Banca di Firenze dando vita alla Banca Toscana.

Con la legge bancaria del 1936, il Monte dei Paschi di Siena viene dichiarato istituto di credito di diritto pubblico. La Banca si dota quindi di un nuovo statuto che, pur con varie modifiche, resta in vigore fino al 1995: in base ad esso, nelle nomine di vertice vengono compartecipate le autonomie locali senese e toscana.

Nel periodo che va dal 1990 al 1995, il Monte dei Paschi di Siena è la prima banca in Italia a diversificare la propria attività nella bancassicurazione, con Monte dei Paschi Vita. Tramite Ducato Gestioni opera nei fondi comuni d’investimento. Nel 1990 acquisita il controllo del Mediocredito Toscano e dell’INCA (Istituto Nazionale per il Credito Agrario), le cui attività confluiranno in MPS Banca per l’Impresa e successivamente in MPS Capital Services. Acquisisce inoltre partecipazioni di controllo in banche estere, in Belgio, in Svizzera e in Francia.