Samma Modellatori Meccanici ed affini S.p.A.
Costituzione: 30 giugno 1926
Pagina libro: 1077
Codice ISMIN: 2638
Con il termine meccanica classica si intende generalmente, in fisica e in matematica, l'insieme delle teorie meccaniche (con i loro relativi formalismi) sviluppate fino alla fine del 1904 e comprese all'interno della fisica classica.
La meccanica classica descrive in modo sostanzialmente accurato gran parte dei fenomeni meccanici osservabili direttamente nella nostra vita quotidiana ed è applicabile ai corpi continui, a velocità non prossime alla velocità della luce e per dimensioni superiori a quelle atomiche o molecolari. Dove non sono valide queste ipotesi è necessario applicare una delle teorie meccaniche più recenti.
Formulazioni
Abitualmente si individuano all'interno della meccanica classica due teorie ben distinguibili:
la... Altro
Con il termine meccanica classica si intende generalmente, in fisica e in matematica, l’insieme delle teorie meccaniche (con i loro relativi formalismi) sviluppate fino alla fine del 1904 e comprese all’interno della fisica classica.
La meccanica classica descrive in modo sostanzialmente accurato gran parte dei fenomeni meccanici osservabili direttamente nella nostra vita quotidiana ed è applicabile ai corpi continui, a velocità non prossime alla velocità della luce e per dimensioni superiori a quelle atomiche o molecolari. Dove non sono valide queste ipotesi è necessario applicare una delle teorie meccaniche più recenti.
Formulazioni
Abitualmente si individuano all’interno della meccanica classica due teorie ben distinguibili:
la meccanica newtoniana (o semplicemente Meccanica), formulata da Newton nel celebre testo Philosophiae Naturalis Principia Mathematica pubblicato nel 1687 (ora noto come Principia)
la meccanica razionale (talvolta detta meccanica analitica) sviluppata da Lagrange, Hamilton, Liouville, Jacobi e altri fra la seconda metà del Settecento e la fine dell’Ottocento. Talvolta con meccanica classica si indica, specie nella letteratura anglofona, solo la prima delle precedenti teorie.
È bene osservare che le due teorie, pur partendo da princìpi diversi (i principi di Newton nel primo caso e il principio di minima azione nel secondo), ma tra loro equivalenti (dato l’uno si può dimostrare l’altro e viceversa), ed utilizzando metodi matematici sostanzialmente differenti (semplice calcolo nel primo, calcolo delle variazioni ed elementi di analisi matematica superiore nel secondo), giungono a risultati sostanzialmente equivalenti dal punto di vista sperimentale.