Odero Terni Orlando S.A. per la Costruzione di Navi, Macchine ed Artiglierie
Costituzione: 29 gennaio 1926
Pagina libro: 1030
Codice ISMIN: 3436
Odero-Terni-Orlando Società per la Costruzione di Navi, Macchine ed Artiglierie è stata una società italiana che ha operato nel campo della cantieristica navale e delle costruzioni meccaniche tra il 1927 al 1933 come società privata, anno in cui entrando nell'orbita IRI, passava sotto il controllo dello stato Italiano.
La societa nasce nel 1927 con sede legale a Genova, come Odero-Terni, dalla fusione del Cantieri del Muggiano e Cantieri Odero di Genova controllati da Attilio Odero, con Officine Meccaniche Vickers-Terni di La Spezia controllata dalle Acciaierie di Terni.
Nel 1929 a seguito della grave crisi del cantiere livornese Orlando vengono inglobati nella società i Cantieri Orlando di Livorno e la società assume la denominazione di "Odero-... Altro
Odero-Terni-Orlando Società per la Costruzione di Navi, Macchine ed Artiglierie è stata una società italiana che ha operato nel campo della cantieristica navale e delle costruzioni meccaniche tra il 1927 al 1933 come società privata, anno in cui entrando nell’orbita IRI, passava sotto il controllo dello stato Italiano.
La societa nasce nel 1927 con sede legale a Genova, come Odero-Terni, dalla fusione del Cantieri del Muggiano e Cantieri Odero di Genova controllati da Attilio Odero, con Officine Meccaniche Vickers-Terni di La Spezia controllata dalle Acciaierie di Terni.
Nel 1929 a seguito della grave crisi del cantiere livornese Orlando vengono inglobati nella società i Cantieri Orlando di Livorno e la società assume la denominazione di “Odero-Terni-Orlando” nome abbreviato in OTO. La sua missione era quella di costruire, vendere e riparare navi, mezzi navali (militari e civili) ed artiglierie di ogni tipo.
Nel 1934 entrò a far parte della OTO anche la Termo-meccanica Italiana, ex «A. Cerpelli & C.», specializzata nella produzione di pompe e macchine di bordo.
I cantieri navali di Genova che erano il Cantiere della Foce e quello di Sestri Ponente vennero chiusi all’inizio degli anni trenta. Il cantiere alla foce del Bisagno, dove l’ultima unità ad essere varata fu l’incrociatore argentino Almirante Brown, venne soppresso in seguito alla ristrutturazione urbanistica della città di Genova e la sua chiusura portò alla cessione anche del Cantiere di Sestri Ponente, rilevato dall’Ansaldo.
Al termine della seconda guerra mondiale, nei primi anni del dopoguerra la produzione dell’azienda venne convertita alla realizzazione di prodotti civili come trattori (Trattori OTO Melara) e telai.
I cantieri del Muggiano e di Livorno vennero ceduti nel 1949 ad Ansaldo, la società rimasta proprietaria delle sole Officine Meccaniche il 19 aprile 1951 assume la denominazione Società Meccanica della Melara con sede a Roma che diventerà nel 1953 OTO Melara, dal nome del quartiere spezzino di Melara su cui sorge l’impianto.
Nei cantieri durante la gestione Odero-Terni-Orlando vennero realizzate diverse unità sia di superficie che subacquee per la Regia Marina e nelle Officine Meccaniche le artiglierie principali di queste navi.