Fonderie Ambrogio Necchi

Costituzione: 9 febbraio 1907

Pagina libro: 877

Codice ISMIN: 9653

La Necchi nacque nel 1835 come impresa attiva nel settore siderurgico, specializzata nella produzione di radiatori per riscaldamento e scambio. Nel 1865 l'impresa fu stabilita presso l'abitazione della famiglia, situata nei cosiddetti Corpi santi di Pavia. Al principio degli anni ottanta fu possibile un primo ampliamento dell'attività commerciale e dello stabile, alla quale, nel corso dei decenni, si aggiunse un'officina meccanica con annessa fonderia per getti di ghisa.

Nel 1892 lo stabilimento occupava 85 operai e produceva p... Altro

ISMIN Immagine Stampatore Provincia Emissione Taglio Rarità Valore
A-9653Fonderie Ambrogio Necchi-1N.D.Pavia19071 azione di fondazione da Lire 100R5 (101-250 pezzi)S4 (da 101 a 250 €)
B-9653Fonderie Ambrogio Necchi-2-Pavia1921VariabileR4 (251-500 pezzi)S4 (da 101 a 250 €)
C-9653Fonderie Ambrogio Necchi-3Officina Carte Valori Turati Lombardi e C. - MilanoPavia19225 azioni al portatore da Lire 100R4 (251-500 pezzi)S4 (da 101 a 250 €)
D-9653Fonderie Ambrogio Necchi-4Officina Carte Valori Turati Lombardi e C. - MilanoPavia192210 azioni al portatore da Lire 100R4 (251-500 pezzi)S4 (da 101 a 250 €)
E-9653--Pavia19241 azione nominativa da Lire 100R3 (501-1000 pezzi)S4 (da 101 a 250 €)

La Necchi nacque nel 1835 come impresa attiva nel settore siderurgico, specializzata nella produzione di radiatori per riscaldamento e scambio. Nel 1865 l’impresa fu stabilita presso l’abitazione della famiglia, situata nei cosiddetti Corpi santi di Pavia. Al principio degli anni ottanta fu possibile un primo ampliamento dell’attività commerciale e dello stabile, alla quale, nel corso dei decenni, si aggiunse un’officina meccanica con annessa fonderia per getti di ghisa.

Nel 1892 lo stabilimento occupava 85 operai e produceva ponti in ferro, tettoie, macchine e strumenti agricoli, distribuiti soprattutto nell’area agricola di Pavia. Nel 1895 la Necchi acquistò un ulteriore stabile, di fronte a quello in cui si era svolta fino ad allora l’attività, e nel 1896 mise in opera un ampliamento del primo opificio, per costruirvi una nuova fonderia.

Nel 1903 la società in accomandita Ambrogio Necchi costruì una nuova fonderia (divenuta in seguito Necchi e Campiglio) distesa su un’area di 80.000 m² con un organico di circa mille operai; la buona qualità dell’azienda e dei prodotti da questa commercializzati convinsero la proprietà a trasferire nuovamente la fonderia, (divenuta la più importante della città), da corso Cairoli 3 in una nuova sede, collocata nell’area tra il Navigliaccio e lo scalo-merci, in modo da soddisfare le ulteriori, rinnovate esigenze.

Dopo una trattativa col Comune di Pavia, si scelse infatti di costruire il nuovo edificio industriale lungo la strada che conduceva ad Abbiategrasso. Nel 1904, all’estrema periferia occidentale della città, in prossimità della stazione ferroviaria fu edificato un complesso industriale che di lì a qualche anno avrebbe progressivamente inglobato i fabbricati di altre due aziende locali: la Gaslini-Rizzo e il risificio Traverso-Noè.

Il nuovo stabilimento fu pensato per essere utile nel settore della produzione della materia prima, così lo si collegò direttamente alla ferrovia. Dotato di due forni di fusione, produceva radiatori per caloriferi, in quel periodo il prodotto principale dell’azienda,
Tra la fine del 1907 e l’inizio del 1908, Ambrogio Necchi acquistò un nuovo appezzamento di terreno dall’amministrazione comunale, disposta a cedere aree di proprietà pubblica a scopi industriali e nel 1908, la Società anonima fonderie Ambrogio Necchi allargò la propria attività produttiva ampliando e adattando il preesistente stabilimento dell’ex Fonderia Torti e ing. G. Callegari alla produzione di vasche da bagno smaltate e cucine economiche.

Mentre tra il 1908 e il 1911 nei due nuovi stabilimenti, pur con leggere variazioni stagionali, lavorò un numero di operai compreso tra 900 e 1150, nel 1913 la Necchi riuscì ad aggiudicarsi la piazza d’Armi dal Comune di Pavia, iniziando, nel 1915, a costruire un nuovo stabilimento, destinato ad essere operativo nel 1919.