Credito Meridionale

Costituzione: 28 marzo 1920

Codice ISMIN: 9818

La banca trasse origine dal Credito Popolare Meridionale costituito nel 1920 dalla fusione tra la Banca Cattolica del Sannio di Benevento e la Banca di Credito Popolare di Terra di Lavoro di Caserta. Nel 1924 modificò la propria ragione sociale in Credito Meridionale. Sin dalla sua costituzione dovette affrontare diverse crisi, come quelle prodotte dalla caduta della Banca Italiana di Sconto e dai dissesti di oltre 40 banche operanti nella zona compresa tra Campania, Abruzzo, Molise e Basilicata.A quella degli istituti di credito si aggiunse anche la crisi agricola ed industriale, per cui molte operazioni di sconto, specie quelle effettuate in zone dove non vi erano altri istituti di credito, si trasformarono prima in immobilizzazioni e poi in perdite reali.... Altro

ISMIN Immagine Stampatore Provincia Emissione Taglio Rarità Valore
A-9818Credito Meridionale-1Officina Carte Valori S.A. Richter & C. NapoliNapoli192010 azioniR4 (251-500 pezzi)S4 (da 101 a 250 €)
B-9818--Napoli19241 azione al portatore da Lire 100R2 (1001-5000 pezzi)S3 (da 51 a 100 €)
C-9818--Napoli19245 azioni al portatore da Lire 100R2 (1001-5000 pezzi)S3 (da 51 a 100 €)
D-9818Credito Meridionale-4-Napoli192410 azioni al portatore da Lire 100R2 (1001-5000 pezzi)S3 (da 51 a 100 €)
E-9818--Napoli192425 azioni al portatore da Lire 100R2 (1001-5000 pezzi)S3 (da 51 a 100 €)

La banca trasse origine dal Credito Popolare Meridionale costituito nel 1920 dalla fusione tra la Banca Cattolica del Sannio di Benevento e la Banca di Credito Popolare di Terra di Lavoro di Caserta. Nel 1924 modificò la propria ragione sociale in Credito Meridionale. Sin dalla sua costituzione dovette affrontare diverse crisi, come quelle prodotte dalla caduta della Banca Italiana di Sconto e dai dissesti di oltre 40 banche operanti nella zona compresa tra Campania, Abruzzo, Molise e Basilicata.A quella degli istituti di credito si aggiunse anche la crisi agricola ed industriale, per cui molte operazioni di sconto, specie quelle effettuate in zone dove non vi erano altri istituti di credito, si trasformarono prima in immobilizzazioni e poi in perdite reali. Caduto in dissesto nel 1928, con i conseguenti arresti del direttore generale e del consigliere delegato, con sentenza del Tribunale di Napoli del 20 marzo 1930 l’istituto fu ammesso al concordato preventivo e fu in seguito assorbito dalla Banca Agricola Commerciale del Mezzogiorno. Al momento dell’assorbimento il Credito Meridionale contava circa 300 dipendenze ed un capitale sociale di 12 milioni di Lire. Tra gli azionisti dell’Istituto figuravano il Credito Veneto, la Banca Cattolica di Calabria, la Banca di Airola, il Credito Napoletano, la Banca Cattolica Veronese e il Credito Pugliese, rappresentanti oltre il 40% del capitale sociale.