Correboi Società di

Costituzione: 8/7/1880

Codice ISMIN: 13122

La compagnia, costituita nel 1880, fu inizialmente amministrata dal barone genovese Andrea Podestà (1832-1895), sindaco della città e senatore del Regno d’Italia. Esercitò varie miniere in Sardegna fra cui, dal 1895, quella dell’Argentiera nella regione storica della Nurra, tra Alghero e Sassari, particolarmente ricca di minerali di piombo argentifero, zinco e ferro. L’imprenditore promosse in Parlamento la realizzazione della ferrovia dell’Ogliastra, ottenendo una stazione nei pressi dei giacimenti, altrimenti isolati, per il trasporto dei minerali estratti. Tutta la zona fu oggetto di un’intensa attività mineraria sin dall’epoca dei Romani, tuttavia i vari reperti ritrovati attestano che il sito fosse noto sin dall’Età del rame. Dal 1929 la Correboi passò ... Altro

ISMIN Immagine Stampatore Provincia Emissione Taglio Rarità Valore
A-13122--Genova19071 azione al portatore da Lire 100R3 (501-1000 pezzi)S5 (da 251 a 500 €)
B-13122--Genova19075 azioni al portatore da Lire 100R3 (501-1000 pezzi)S5 (da 251 a 500 €)
C-13122--Genova19201 azione nominativa da Lire 100R3 (501-1000 pezzi)S4 (da 101 a 250 €)
D-13122Correboi Società di-4N.D.Genova1923VariabileR2 (1001-5000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)

La compagnia, costituita nel 1880, fu inizialmente amministrata dal barone genovese Andrea Podestà (1832-1895), sindaco della città e senatore del Regno d’Italia. Esercitò varie miniere in Sardegna fra cui, dal 1895, quella dell’Argentiera nella regione storica della Nurra, tra Alghero e Sassari, particolarmente ricca di minerali di piombo argentifero, zinco e ferro. L’imprenditore promosse in Parlamento la realizzazione della ferrovia dell’Ogliastra, ottenendo una stazione nei pressi dei giacimenti, altrimenti isolati, per il trasporto dei minerali estratti. Tutta la zona fu oggetto di un’intensa attività mineraria sin dall’epoca dei Romani, tuttavia i vari reperti ritrovati attestano che il sito fosse noto sin dall’Età del rame. Dal 1929 la Correboi passò sotto il controllo della Società Anonima Mineraria e Metallurgica di Pertusola che, con l’apporto di nuovi capitali, fece aumentare notevolmente la redditività degli impianti. Tuttavia, nel 1963, complici il progressivo esaurimento dei filoni ed il crescente aumento dei costi di produzione, il sito fu abbandonato e gli impianti definitivamente chiusi.