Mineraria Coloniale Compagnia

Costituzione: 31 maggio 1916

Pagina libro: 818

Codice ISMIN: 4450

La Compagnia Mineraria Coloniale è stata una società italiana attiva nell'estrazione del potassio nella regione della Dancalia, nell'Africa Orientale. Fondata nel 1917 e controllata dalla Banca Italiana di Sconto, la compagnia aveva legami con industrie importanti come Fiat e Ansaldo.

La regione della Dancalia era caratterizzata da un ambiente estremo e inospitale, ma era famosa per i suoi vasti giacimenti di potassio, in particolare il carbonato di potassio noto come silvite. Questo minerale era di fondamentale importanza nella produzione di fertilizzanti ed esplosivi, e la domanda di potassio era aumentata durante la Prima Guerra Mondiale a causa delle difficoltà di importazione.

I fratelli italiani Adriano e Tullio Pastori furono tra i primi... Altro

ISMIN Immagine Stampatore Provincia Emissione Taglio Rarità Valore
A-4450Mineraria Coloniale Compagnia-1Officina Carte Valori Rebeschini di Turati e C. - MilanoTorino19181 azione da Lire 25R6 (51-100 pezzi)S4 (da 101 a 250 €)
B-4450--Torino19185 azioni da Lire 25R6 (51-100 pezzi)S4 (da 101 a 250 €)
C-4450--Torino191810 azioni da Lire 25R6 (51-100 pezzi)S4 (da 101 a 250 €)
D-4450Mineraria Coloniale Compagnia-4Officina Carte Valori Rebeschini di Turati e C. - MilanoTorino191825 azioni da Lire 25R6 (51-100 pezzi)S4 (da 101 a 250 €)
E-4450Mineraria Coloniale Compagnia-5Officina Carte Valori Rebeschini di Turati e C. - MilanoTorino191850 azioni da Lire 25R6 (51-100 pezzi)S4 (da 101 a 250 €)
F-4450Mineraria Coloniale Compagnia-6Lit. Doyen di L. Simondetti - TorinoRoma19241 azione da Lire 200R3 (501-1000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)

La Compagnia Mineraria Coloniale è stata una società italiana attiva nell’estrazione del potassio nella regione della Dancalia, nell’Africa Orientale. Fondata nel 1917 e controllata dalla Banca Italiana di Sconto, la compagnia aveva legami con industrie importanti come Fiat e Ansaldo.

La regione della Dancalia era caratterizzata da un ambiente estremo e inospitale, ma era famosa per i suoi vasti giacimenti di potassio, in particolare il carbonato di potassio noto come silvite. Questo minerale era di fondamentale importanza nella produzione di fertilizzanti ed esplosivi, e la domanda di potassio era aumentata durante la Prima Guerra Mondiale a causa delle difficoltà di importazione.

I fratelli italiani Adriano e Tullio Pastori furono tra i primi esploratori della regione e ottennero una concessione mineraria dall’Etiopia nel 1912. Tuttavia, la dimensione dell’affare si rivelò troppo grande per loro, e nel 1917 cedettero la concessione alla Compagnia Mineraria Coloniale.

La compagnia iniziò ad estrarre il potassio nella regione e, nel corso degli anni successivi, furono estratte circa 51.000 tonnellate di minerale. Tuttavia, sorgono delle difficoltà legate alla sicurezza nella zona e ai rapporti con il governo etiopico, rendendo meno conveniente lo sfruttamento dei giacimenti.

La costruzione della ferrovia della Dancalia fu un aspetto cruciale per il trasporto del minerale dalla miniera alla costa. Fu realizzata una linea ferroviaria di 65 chilometri tra il porto di Mersa Fatma sul Mar Rosso e la Cantoniera di Colulli, situata a circa 18 chilometri da Dallol. La ferrovia utilizzava uno scartamento ridotto di tipo Decauville (600 mm) per ridurre i costi di costruzione. La linea ferroviaria fu completata nell’aprile 1918 e rimase in funzione fino al 1929, quando fu abbandonata.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, furono condotte diverse campagne di prospezione geologica nella zona, con l’intenzione di riprendere l’estrazione del potassio su larga scala utilizzando metodi e tecnologie più avanzate. Alcuni progetti prevedono la costruzione di una nuova linea ferroviaria che colleghi la regione alla futura rete ferroviaria etiopica o il ripristino della vecchia linea verso la costa.

La storia della Compagnia Mineraria Coloniale e della ferrovia della Dancalia è caratterizzata da sfide e difficoltà nell’estrazione del potassio in una regione estremamente ostile, ma anche da importanti sviluppi nell’industria mineraria e nel trasporto del minerale.


 

Firma di Giovanni Agnelli su alcuni documenti azionari:

Giovanni Agnelli, noto anche come “l’Avvocato”, è stato un imprenditore italiano e figura di spicco nella storia dell’industria automobilistica. Nato il 13 agosto 1866 a Villar Perosa, in provincia di Turin, Agnelli è principalmente ricordato come il fondatore della Fiat, una delle più grandi e influenti case automobilistiche al mondo.

Giovanni Agnelli proveniva da una famiglia di industriali benestanti. Suo padre, Edoardo Agnelli, era un importante industriale nel settore della produzione di carbone e aveva investimenti in diverse imprese. Dopo aver completato gli studi in legge, Giovanni Agnelli entrò a far parte dell’azienda di famiglia, la “Fabbrica Italiana di Automobili Torino” (FIAT), fondata nel 1899.

Sotto la guida di Giovanni Agnelli, la Fiat crebbe rapidamente diventando una delle principali case automobilistiche in Europa. Agnelli si distinse per la sua visione imprenditoriale, la sua capacità di leadership e la sua determinazione nel fare della Fiat un’azienda di successo. Durante il suo mandato, la Fiat si espanse sia a livello nazionale che internazionale, aprendo nuove fabbriche, sviluppando nuovi modelli di automobili e acquisendo altre società automobilistiche.

Oltre al suo impegno nell’industria automobilistica, Giovanni Agnelli era anche coinvolto in altri settori industriali. Era un azionista di riferimento della Banca Italiana di Sconto e aveva interessi in diversi settori, tra cui la siderurgia, l’energia e le assicurazioni.

Giovanni Agnelli rimase alla guida della Fiat fino alla sua morte, avvenuta il 16 dicembre 1945. Il suo ruolo di leader carismatico e innovatore ha lasciato un’impronta indelebile nell’industria automobilistica italiana e ha contribuito a trasformare la Fiat in un’azienda di fama mondiale.

La firma di Giovanni Agnelli sul titolo azionario della Compagnia Mineraria Coloniale rappresenta la sua partecipazione o coinvolgimento come azionista o sostenitore finanziario della società. La sua firma su documenti ufficiali come titoli azionari testimoniano il suo impegno imprenditoriale e la sua influenza in diversi settori dell’industria.