Cassa di Risparmio in Bologna Soc. An. della

Costituzione: Luglio 1837

Pagine libro: 178, 1020

Codice ISMIN: 6592

La Cassa di Risparmio in Bologna (abbr. CARISBO) è un istituto di credito italiano.

La sua fondazione risale al 26 settembre 1837, quando cento privati cittadini di Bologna creano la Cassa di Risparmio in Bologna, pensata come una società di credito al servizio delle "classi popolari". Da questa costituzione per iniziativa di privati, ma fortemente indirizzata verso il sociale, venne la linea di operatività rimasta costante negli anni: la banca rimase fortemente ancorata al territorio e mantenne sempre una attività benefica e culturale.

La banca, nella sua lunga vita, ebbe a cambiare la propria natura più volte. Nel corso del XIX secolo la tendenza fu di trasformare le associazioni private che operavano nell'ambito del sociale in un Ente di dir... Altro

ISMIN Immagine Stampatore Provincia Emissione Taglio Rarità Valore
A-6592Cassa di Risparmio in Bologna Soc. An. della-1N.D.Bologna18371 azione--
B-6592Cassa di Risparmio in Bologna Soc. An. della-2N.D.Bologna18441 azione in scudi romaniR8 (11-25 pezzi)S6 (da 501 a 1.000 €)
C-6592Cassa di Risparmio in Bologna Soc. An. della-3Regia Tipografia – BolognaBologna18831 azioneR7 (26-50 pezzi)S5 (da 251 a 500 €)
D-6592Cassa di Risparmio in Bologna Soc. An. della-4-Bologna18371 azione--

La Cassa di Risparmio in Bologna (abbr. CARISBO) è un istituto di credito italiano.

La sua fondazione risale al 26 settembre 1837, quando cento privati cittadini di Bologna creano la Cassa di Risparmio in Bologna, pensata come una società di credito al servizio delle “classi popolari”. Da questa costituzione per iniziativa di privati, ma fortemente indirizzata verso il sociale, venne la linea di operatività rimasta costante negli anni: la banca rimase fortemente ancorata al territorio e mantenne sempre una attività benefica e culturale.

La banca, nella sua lunga vita, ebbe a cambiare la propria natura più volte. Nel corso del XIX secolo la tendenza fu di trasformare le associazioni private che operavano nell’ambito del sociale in un Ente di diritto pubblico e questa situazione rimase fino al 1991. In quell’anno prevalse la tendenza a favorire un processo di privatizzazione delle banche pubbliche e quindi anche delle casse di risparmio. Con la legge Amato le attività creditizie furono conferite ad una Società per azioni mentre contestualmente fu costituita un’apposita Fondazione con il compito di farsi carico delle attività di natura sociale e di rimanere titolare del patrimonio: la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.

Successivamente intervennero nel 1994 la Direttiva Dini e nel 1997/98 la Riforma Ciampi per accelerare la separazione tra banca e fondazione. Nel frattempo la Cassa in Bologna procedette ad un accorpamento con altre casse del Nord-est:

Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
Gruppo Casse Venete S.p.A.
In seguito confluì in Sanpaolo IMI ed infine in Intesa Sanpaolo.