Banco Ambrosiano

Costituzione: 27 agosto 1896

Pagine libro: 1025, 1046

Codice ISMIN: 1118

Questo storico istituto è stato ammesso alle quotazioni di borsa nel 1982 e nello stesso anno è stato cancellato. Il capitale sociale alla costituzione era di L. 1.000.000.

Il Banco Ambrosiano è stata una delle principali banche private cattoliche italiane. È fallita nel 1982 a seguito di quello che finora è stato il più grave dissesto finanziario di una banca italiana, stimato in 1,2-1,3 miliardi di dollari e avvenuto sotto la presidenza di Roberto Calvi, soprannominato Il banchiere di Dio.

Il Banco Ambrosiano aveva sede a Milano, in Piazza Paolo Ferrari 10.

Storia

Le origini

L'istituto, nato nel 1896 per volontà dell'avvocato camuno Giuseppe Tovini, conobbe sin dall'inizio un apprezzabile... Altro

ISMIN Immagine Stampatore Provincia Emissione Taglio Rarità Valore
A-1118--Milano1919Azione nominativa da Lire 100R3 (501-1000 pezzi)S4 (da 101 a 250 €)
B-1118Banco Ambrosiano-2-Milano1938VariabileR3 (501-1000 pezzi)S4 (da 101 a 250 €)
C-1118Banco Ambrosiano-3Officina Carte Valori Turati Lombardi e C. - MilanoMilano19472 azioniR3 (501-1000 pezzi)S3 (da 51 a 100 €)
D-1118--Milano194710 azioni nominative da Lire 100R2 (1001-5000 pezzi)S3 (da 51 a 100 €)
E-1118Banco Ambrosiano-5Officina Carte Valori Turati Lombardi e C. - MilanoMilano194725 azioniR3 (501-1000 pezzi)S3 (da 51 a 100 €)
F-1118--Milano194750 azioni nominative da Lire 100R2 (1001-5000 pezzi)S3 (da 51 a 100 €)
G-1118--Milano19502 azioni nominative da Lire 100R2 (1001-5000 pezzi)S3 (da 51 a 100 €)
H-1118--Milano195010 azioni nominative da Lire 100R2 (1001-5000 pezzi)S3 (da 51 a 100 €)
I-1118--Milano195050 azioni nominative da Lire 100R2 (1001-5000 pezzi)S3 (da 51 a 100 €)
J-1118Banco Ambrosiano-10-Milano195210 azioni nominative da Lire 1.000R2 (1001-5000 pezzi)S3 (da 51 a 100 €)
K-1118--Milano1955Azione nominativa da Lire 1.000R2 (1001-5000 pezzi)S3 (da 51 a 100 €)
L-1118--Milano19552 azioni nominative da Lire 1.000R2 (1001-5000 pezzi)S3 (da 51 a 100 €)
M-1118--Milano19555 azioni nominative da Lire 1.000R2 (1001-5000 pezzi)S3 (da 51 a 100 €)
N-1118--Milano195510 azioni nominative da Lire 1.000R2 (1001-5000 pezzi)S3 (da 51 a 100 €)
O-1118--Milano195525 azioni nominative da Lire 1.000R2 (1001-5000 pezzi)S3 (da 51 a 100 €)
P-1118--Milano195550 azioni nominative da Lire 1.000R2 (1001-5000 pezzi)S3 (da 51 a 100 €)
Q-1118--Milano1955100 azioni nominative da Lire 1.000R2 (1001-5000 pezzi)S3 (da 51 a 100 €)
R-1118--Milano1957Azione nominativa da Lire 1.000R2 (1001-5000 pezzi)S3 (da 51 a 100 €)
S-1118--Milano19572 azioni nominative da Lire 1.000R2 (1001-5000 pezzi)S3 (da 51 a 100 €)
T-1118--Milano19575 azioni nominative da Lire 1.000R2 (1001-5000 pezzi)S3 (da 51 a 100 €)
U-1118--Milano196125 azioni nominative da Lire 1.000R1 (Più di 5000 pezzi)S1 (da 0 a 25 €)
V-1118--Milano196150 azioni nominative da Lire 1.000R1 (Più di 5000 pezzi)S1 (da 0 a 25 €)
W-1118--Milano1961100 azioni nominative da Lire 1.000R1 (Più di 5000 pezzi)S1 (da 0 a 25 €)
X-1118--Milano1961250 azioni nominative da Lire 1.000R1 (Più di 5000 pezzi)S1 (da 0 a 25 €)
Y-1118--Milano1961500 azioni nominative da Lire 1.000R1 (Più di 5000 pezzi)S1 (da 0 a 25 €)
Z-1118--Milano1971Azione nominativa da Lire 1.000R2 (1001-5000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)
AA-1118Banco Ambrosiano-27Officina Carte Valori Turati Lombardi e C. - MilanoMilano19712 azioniR2 (1001-5000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)
AB-1118--Milano19715 azioni nominative da Lire 1.000R2 (1001-5000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)
AC-1118--Milano197110 azioni nominative da Lire 1.000R2 (1001-5000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)
AD-1118--Milano197125 azioni nominative da Lire 1.000R2 (1001-5000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)
AE-1118--Milano197150 azioni nominative da Lire 1.000R2 (1001-5000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)
AF-1118--Milano1971100 azioni nominative da Lire 1.000R2 (1001-5000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)
AG-1118--Milano1971500 azioni nominative da Lire 1.000R2 (1001-5000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)
AH-1118--Milano19711.000 azioni nominative da Lire 1.000R2 (1001-5000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)
AI-1118Banco Ambrosiano-35Officina Carte Valori Turati Lombardi e C. - MilanoMilano19721 azioneR2 (1001-5000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)
AJ-1118Banco Ambrosiano-36-Milano19722 azioni nominative da Lire 1.000R2 (1001-5000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)
AK-1118Banco Ambrosiano-37Officina Carte Valori Turati Lombardi e C. - MilanoMilano19725 azioniR2 (1001-5000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)
AL-1118--Milano197210 azioni nominative da Lire 1.000R2 (1001-5000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)
AM-1118--Milano197225 azioni nominative da Lire 1.000R2 (1001-5000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)
AN-1118--Milano1972100 azioni nominative da Lire 1.000R2 (1001-5000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)
AO-1118--Milano1972250 azioni nominative da Lire 1.000R2 (1001-5000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)
AP-1118Banco Ambrosiano-42Officina Carte Valori Turati Lombardi e C. - MilanoMilano197310 azioniR2 (1001-5000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)
AQ-1118--Milano19762 azioni nominative da Lire 1.000R1 (Più di 5000 pezzi)S1 (da 0 a 25 €)
AR-1118--Milano19765 azioni nominative da Lire 1.000R1 (Più di 5000 pezzi)S1 (da 0 a 25 €)
AS-1118--Milano197610 azioni nominative da Lire 1.000R1 (Più di 5000 pezzi)S1 (da 0 a 25 €)
AT-1118--Milano197650 azioni nominative da Lire 1.000R1 (Più di 5000 pezzi)S1 (da 0 a 25 €)
AU-1118Banco Ambrosiano-47-Milano1976100 azioni nominative da Lire 1.000R1 (Più di 5000 pezzi)S1 (da 0 a 25 €)
AV-1118Banco Ambrosiano-48Officina Carte Valori Turati Lombardi e C. - MilanoMilano1976VariabileR2 (1001-5000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)
AW-1118--Milano19792 azioni nominative da Lire 1.000R1 (Più di 5000 pezzi)S1 (da 0 a 25 €)
AX-1118--Milano19795 azioni nominative da Lire 1.000R1 (Più di 5000 pezzi)S1 (da 0 a 25 €)
AY-1118--Milano197910 azioni nominative da Lire 1.000R1 (Più di 5000 pezzi)S1 (da 0 a 25 €)
AZ-1118--Milano197950 azioni nominative da Lire 1.000R1 (Più di 5000 pezzi)S1 (da 0 a 25 €)
BA-1118--Milano1979100 azioni nominative da Lire 1.000R1 (Più di 5000 pezzi)S1 (da 0 a 25 €)
BB-1118--Milano19791.000 azioni nominative da Lire 1.000R1 (Più di 5000 pezzi)S1 (da 0 a 25 €)
BC-1118Banco Ambrosiano-55Officina Carte Valori Turati Lombardi e C. - MilanoMilano1979VariabileR2 (1001-5000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)
BD-1118--Milano1981Azione nominativa da Lire 1.000R1 (Più di 5000 pezzi)S1 (da 0 a 25 €)
BE-1118Banco Ambrosiano-57Officina Carte Valori Turati Lombardi e C. - MilanoMilano19812 azioni nominative da Lire 1.000R2 (1001-5000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)
BF-1118--Milano19815 azioni nominative da Lire 1.000R1 (Più di 5000 pezzi)S1 (da 0 a 25 €)
BG-1118Banco Ambrosiano-59Officina Carte Valori Turati Lombardi e C. - MilanoMilano198110 azioni nominative da Lire 1.000R2 (1001-5000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)
BH-1118--Milano198150 azioni nominative da Lire 1.000R1 (Più di 5000 pezzi)S1 (da 0 a 25 €)
BI-1118--Milano1981100 azioni nominative da Lire 1.000R1 (Più di 5000 pezzi)S1 (da 0 a 25 €)
BJ-1118Banco Ambrosiano-62Officina Carte Valori Turati Lombardi e C. - MilanoMilano1981VariabileR2 (1001-5000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)
BK-1118Banco Ambrosiano-63Officina Carte Valori Turati Lombardi e C. - MilanoMilano1981VariabileR2 (1001-5000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)
BL-1118Banco Ambrosiano-64Officina Carte Valori Turati Lombardi e C. - MilanoMilano1981VariabileR2 (1001-5000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)
BM-1118Banco Ambrosiano-65Officina Carte Valori Turati Lombardi e C. - MilanoMilano198250 azioniR2 (1001-5000 pezzi)S2 (da 26 a 50 €)

Questo storico istituto è stato ammesso alle quotazioni di borsa nel 1982 e nello stesso anno è stato cancellato. Il capitale sociale alla costituzione era di L. 1.000.000.

Il Banco Ambrosiano è stata una delle principali banche private cattoliche italiane. È fallita nel 1982 a seguito di quello che finora è stato il più grave dissesto finanziario di una banca italiana, stimato in 1,2-1,3 miliardi di dollari e avvenuto sotto la presidenza di Roberto Calvi, soprannominato Il banchiere di Dio.

Il Banco Ambrosiano aveva sede a Milano, in Piazza Paolo Ferrari 10.

Storia

Le origini

L’istituto, nato nel 1896 per volontà dell’avvocato camuno Giuseppe Tovini, conobbe sin dall’inizio un apprezzabile successo, sfruttando il momento del decollo economico in età giolittiana. Per preservarne il carattere di “banca cattolica”, agli aspiranti dipendenti veniva richiesto all’atto dell’assunzione il certificato di battesimounitamente ad un attestato di fede emesso dal parroco della propria parrocchia di appartenenza.
La gestione dei primi 60 anni di vita dell’istituto fu improntata ad una grande prudenza sul mercato bancario: presso l’Ambrosiano depositavano i propri averi i ricchi borghesi milanesi e le diocesi lombarde. Importante quota viene detenuta dai fratelli Vismara, componenti di una ricca famiglia industriale della Brianza.

L’ascesa di Roberto Calvi

Entrato come semplice impiegato alla fine degli anni cinquanta del Novecento, Roberto Calvi lavora nel settore degli affari esteri della banca, emergendo per gli importanti risultati raggiunti. A seguito delle dimissioni dell’allora presidente in carica Canesi nel 1971, Calvi viene nominato amministratore delegato (figura creata ad hoc). Di qui in poi assumerà tecnicamente (prima) e formalmente (poi) il controllo della banca, diventando presidente nel 1975. Nel corso della sua presidenza, Calvi creò decine di società finanziarie in paradisi fiscali ed entrò in un pericoloso gioco di finanziamenti internazionali a realtà politiche ed economiche al limite della legalità.

Il crack finanziario

La prima crisi del Banco risale al 1977. All’alba del 13 novembre Milano si svegliò tappezzata di cartelloni in cui si denunciavano presunte irregolarità del Banco Ambrosiano. Artefice del gesto era stato Michele Sindona, che voleva vendicarsi di Calvi, a cui aveva chiesto senza successo i soldi per “tappare i buchi” delle sue banche.
Per alcuni mesi, a partire dal 17 aprile 1978, alcuni ispettori della Banca d’Italia analizzarono la situazione del Banco Ambrosiano e denunciarono molte irregolarità, segnalate al giudice Emilio Alessandrini, il quale venne però ucciso il 29 gennaio 1979 da un commando di terroristi di estrema sinistra appartenenti a Prima Linea. Il 24 marzo il governatore della Banca d’Italia Paolo Baffi e il vice direttore generale Mario Sarcinelli, artefici dell’ispezione, vennero accusati dai magistrati Luciano Infelisi e Antonio Alibrandi di alcune irregolarità e posti agli arresti (domiciliari per Baffi), salvo essere completamente prosciolti nel 1983, in seguito all’accertamento dell’assoluta infondatezza delle accuse mosse a loro carico.
In seguito il Banco si trovò ad affrontare una prima crisi di liquidità, che risolse ricevendo finanziamenti dalla BNL e dall’ENI per circa 150 milioni di dollari, mentre una seconda crisi di liquidità nel 1980 fu risolta grazie a un nuovo finanziamento dell’ENI di 50 milioni di dollari, per ottenere i quali Calvi, come risulta dagli atti processuali, pagò tangenti a Claudio Martelli e Bettino Craxi.
Il “castello di carte” dell’Ambrosiano crollò nel 1981 con la scoperta della loggia P2 che lo proteggeva: Calvi, rimasto senza protezioni ad affrontare lo scandalo, cercò l’intervento del Vaticano e dello IOR, ma poco meno di due mesi dopo, il 21 maggio 1981, venne arrestato per reati valutari, processato e condannato. Il 18 giugno 1982 il presidente Calvi viene ritrovato impiccato sotto un ponte di Londra.
Quattro giorni dopo la misteriosa morte del banchiere, il ministro del Tesoro Beniamino Andreatta, su proposta della Banca d’Italia allora guidata da Carlo Azeglio Ciampi, dispone lo scioglimento degli organi amministrativi dell’istituto. Sul Banco grava un buco finanziario di 1.200 miliardi di lire.
Il 6 agosto 1982 il (vecchio) Banco Ambrosiano viene messo in liquidazione.

La rifondazione

Il Nuovo Banco Ambrosiano

Un gruppo di banche, pubbliche (BNL, IMI, Istituto San Paolo di Torino) e private (Banca Cattolica del Veneto, Banca Popolare di Milano, Banca San Paolo di Brescia, Credito Emiliano e Credito Romagnolo) accettano di partecipare alla rifondazione della banca apportando nuovo capitale per 600 miliardi di lire. Il Nuovo Banco Ambrosiano si accolla cespiti, perdite e debiti del vecchio istituto. La presidenza del nuovo istituto (denominato Nuovo Banco Ambrosiano) viene affidata il 6 agosto 1982 all’avvocato Giovanni Bazoli.
Il 9 agosto riaprono gli sportelli con le nuove insegne. Sotto la regia di Giovanni Bazoli e con la guida di Pierdomenico Gallo il gruppo inizia faticosamente a crescere. Una prima svolta, dopo due anni di sofferenze e bilanci in perdita, avviene nel 1984, con la vendita della casa editrice Rizzoli alla Gemina, società finanziaria di casa Agnelli, che batte la concorrenza di una cordata guidata dal fiscalista Victor Uckmar. Successivamente a questa vendita, l’IMI esce dal capitale del Nuovo Banco Ambrosiano.