Banca di Credito Italiano Soc. An.

Costituzione: 24 aprile 1863

Pagine libro: 377, 270

Codice ISMIN: 5324

La società, sorta a Torino nel 1863 per iniziativa del Credit Industriel et Commercial, si trasferì a Firenze nel 1865 e successivamente a Milano nel 1874. Fu una delle principali e più attive banche ordinarie di credito e partecipò, tra l'altro, alla costituzione della Navigazione Generale Italiana, nonché alla realizzazione di varie costruzioni ferroviarie e di altre opere pubbliche. Nel 1892 fu incorporata dalla Società Generale di Credito Mobiliare Italiano, primario istituto mobiliare insieme alla Banca Generale. Il suo presidente fu l’intraprendente finanziere Domenico Balduino (1824-1885). Tuttavia la società, nonostante la fama di indiscussa solidità, fu coinvolta nella gravissima crisi bancaria del 1893 e crollò miseramente, trascinandosi dietro le ... Altro

ISMIN Immagine Stampatore Provincia Emissione Taglio Rarità Valore
A-5324Banca di Credito Italiano Soc. An.-1Imprimerie Centrale des Chemins de Fer de Napoléon Chaix et C. - ParisFirenze18661 azione di 300 lireR3 (501-1000 pezzi)S4 (da 101 a 250 €)
B-5324--Firenze18661 azione di 500 lireR3 (501-1000 pezzi)S4 (da 101 a 250 €)
C-5324Banca di Credito Italiano Soc. An.-3Tip. Bernardoni di C. Rebeschini & C.Milano18791 azione di 500 lireR3 (501-1000 pezzi)S4 (da 101 a 250 €)

La società, sorta a Torino nel 1863 per iniziativa del Credit Industriel et Commercial, si trasferì a Firenze nel 1865 e successivamente a Milano nel 1874. Fu una delle principali e più attive banche ordinarie di credito e partecipò, tra l’altro, alla costituzione della Navigazione Generale Italiana, nonché alla realizzazione di varie costruzioni ferroviarie e di altre opere pubbliche. Nel 1892 fu incorporata dalla Società Generale di Credito Mobiliare Italiano, primario istituto mobiliare insieme alla Banca Generale. Il suo presidente fu l’intraprendente finanziere Domenico Balduino (1824-1885). Tuttavia la società, nonostante la fama di indiscussa solidità, fu coinvolta nella gravissima crisi bancaria del 1893 e crollò miseramente, trascinandosi dietro le maggiori imprese italiane ed altri istituti bancari. I suoi titoli furono quotati alla Borsa Valori di Milano dal 1863 al 1893.