Banca Cantonale Ticinese in Bellinzona

Costituzione: 3 dicembre 1858

Codice ISMIN: 9548

Fondata nel 1858 dalla Cassa Ticinese di Risparmio, la Banca Cantonale Ticinese fu la prima banca ad offrire tutti i servizi, compreso l'emissione dei biglietti di banca. Oltre alla raccolta del risparmio, la banca agiva come istituto di credito allo scopo di favorire il commercio e l'industria ticinesi.

Il governo ticinese participò al capitale della società anonima sottoscrivendo il 20% delle azioni. La banca era sottoposta alla sorveglianza del Governo ed era considerata uno "stabilimento pubblico" (decreto legislativo dell'8 giugno 1858)

L'attività della banca cominciò solo nel 1861 poiché alcuni azionisti versarono con molte difficoltà le somme promesse. La ripresa dell'attivo e del passivo della Cassa Cantonale di Risparmio avvenne il pri... Altro

ISMIN Immagine Stampatore Provincia Emissione Taglio Rarità Valore
A-9548Banca Cantonale Ticinese in Bellinzona-1N.D.Bellinzona18941 azioneR5 (101-250 pezzi)S4 (da 101 a 250 €)
B-9548Banca Cantonale Ticinese in Bellinzona-2-Bellinzona18941 azione al portatore di 200 FSR5 (101-250 pezzi)S4 (da 101 a 250 €)

Fondata nel 1858 dalla Cassa Ticinese di Risparmio, la Banca Cantonale Ticinese fu la prima banca ad offrire tutti i servizi, compreso l’emissione dei biglietti di banca. Oltre alla raccolta del risparmio, la banca agiva come istituto di credito allo scopo di favorire il commercio e l’industria ticinesi.

Il governo ticinese participò al capitale della società anonima sottoscrivendo il 20% delle azioni. La banca era sottoposta alla sorveglianza del Governo ed era considerata uno “stabilimento pubblico” (decreto legislativo dell’8 giugno 1858)

L’attività della banca cominciò solo nel 1861 poiché alcuni azionisti versarono con molte difficoltà le somme promesse. La ripresa dell’attivo e del passivo della Cassa Cantonale di Risparmio avvenne il primo luglio 1861.

I primi anni di attività furono difficili poiché il pubblico non aveva molto fiducia nel nuovo istituto. Più tardi gli investimenti effettuati in Italia causarono delle perdite notevoli.

Nel 1890 fu scoperto che il cassiere cantonale aveva prelevato delle somme importanti per fare delle speculazioni errate. Il pubblico si presentò in massa per ottenere la restituzione dei risparmi versati. La cassa di risparmio perse quasi la metà delle somme depositate.

La chiusura degli sportelli del Credito Ticinese di Locarno nel mese di gennaio del 1914 fu fatale alla Banca Cantonale Ticinese che in realtà era già in stato di insolvenza dal 1890. Il fallimento causò una perdita di 16 milioni di franchi. I creditori perdettero l’80% dei capitali depositati.